Guerrieri: "Abbiamo dimostrato di saper lavorare bene"
Nonostante le difficoltà iniziali, il pilota argentino della Campos Racing a Monza ha centrato per due volte la zona punti con una Chevrolet RML Cruze TC1 nettamente inferiore ad Honda e Volvo ufficiali.
Foto di: Stefano Arcari
Dopo la vittoria a Marrakech, Esteban Guerrieri si è presentato molto carico a Monza per il secondo round del WTCC.
L'argentino era però ben consapevole che sulla pista brianzola avrebbe fatto molta più fatica, complice una Chevrolet RML Cruze TC1 decisamente inferiore rispetto a Honda e Volvo ufficiali.
E infatti, già nelle prove libere, si è visto quanto il pilota della Campos Racing ha sofferto, ma lui e la squadra spagnola sono stati bravissimi a trovare le soluzioni migliori per rientrare in Top10.
"A Marrakech la stagione era partita bene per noi, a Monza sapevamo che la pista sarebbe stata molto più difficile e infatti nelle prove libere abbiamo sofferto parecchio - ha detto Guerrieri parlando con Motorsport.com - Non c'era molto tempo a disposizione, ma con il team abbiamo lavorato tanto e bene, arrivando a qualificarci in ottava piazza, che era il massimo che potessimo fare".
"Abbiamo dovuto cambiare molte cose in macchina, in pratica è stato ribaltato ogni assetto perché non avevamo le prestazioni. Tenete conto che non ho un compagno di squadra con cui fare confronti sui dati, per cui tutto il lavoro diventa più difficile. Ma siamo riusciti a tirare fuori il massimo dalle gomme nuove e abbiamo dimostrato di saper agire bene di squadra".
A questo punto, Esteban si è presentato più carico che mai per le due gare della domenica, sapendo che ci sarebbe stato da lottare parecchio per tenersi dietro avversari molto più veloci.
"Il potenziale c'era, nella Opening Race sono partito dalla seconda fila della griglia invertita, ma Coronel ha stallato davanti a me e ho dovuto evitarlo; questo mi ha fatto perdere alcune posizioni, peccato. Non avevamo il passo per competere con Volvo e Honda, quindi mi sono semplicemente concentrato nel difendere la mia posizione".
"Nella Main Race sono partito ottavo e così ho concluso, in generale penso che i risultati siano stati positivi".
La vittoria non era possibile a Monza, pista ben differente rispetto a quella del Marocco dove la sua vettura era riuscita a precedere i bolidi delle squadre ufficiali.
"Marrakech è molto diversa da Monza. Qui i cordoli sono più alti è bisogna attaccarli bene, mentre in Marocco sono leggermente più bassi e c'è qualche sconnessione in più. Ma la vera differenza sono le velocità di punta perché a Marrakech avevamo una pista cittadina, con più frenate e caldo, mentre qui i rettilinei sono lunghissimi e faceva più fresco. E poi la larghezza della pista ha giocato un ruolo a mio favore nel primo evento".
Il prossimo appuntamento di terrà in Ungheria, dove il tracciato non è troppo diverso da quello del Marocco, dunque la possibilità di ripetersi e agguantare un altro podio assoluto non mancano.
"Budapest mi piace molto perché è una pista tecnica, bisogna essere precisi in ogni curva e spero di riuscire a trovare un buon bilanciamento fin da subito per poi essere a mio agio con la macchina e spingere al massimo. Le qualifiche saranno fondamentali, l'obiettivo è concludere in Top10. In gara bisogna partire bene perché non essendoci molte possibilità di superare, conterà tanto la posizione che riuscirai ad agguantare fin dal via".
Per Guerrieri continua anche il lavoro durissimo del dover trovare i fondi per proseguire la stagione, al momento sicura fino alla quinta gara. I risultati giocheranno un ruolo chiave anche sotto questo punto di vista.
"I risultati buoni ci servono per trovare il modo di proseguire anche nella seconda parte di stagione. Stiamo lavorando duramente su tutto ciò, la speranza è di riuscire a trovare il budget, ma l'inizio è buono e questo aiuta".
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