Dopo che il motore della sua
Aprilia era andato in fumo in
gara 1,
Eugene Laverty aveva sicuramente una grande voglia di rifarsi nella seconda frazione del weekend di
Portimao del
Mondiale Superbike e lo ha fatto nel migliore dei modi, sfoderando una prova da 10 e lode, che lo ha visto comandare il gruppo dal via fino alla bandiera a scacchi, con il solo
Jonathan Rea che è stato capace di contrastarlo nelle prime fasi di gara.
Il primo colpo di scena è arrivato però con una decina di minuti di anticipo rispetto alla partenza e a regalarlo è stato il poleman
Tom Sykes: il pilota della
Kawasaki è caduto mentre portava la sua
ZX10-R sulla griglia di partenza. Nonostante qualche difficoltà per riaccenderla,
"The Grinner" è poi riuscito a tornare ai box, ma solo per capire che non ci sarebbe stato nulla da fare: il britannico ha preso il il via dalla pit lane, ma è poi rientrato subito, riemergendo in pista quando ormai era distanziato di 7 giri. Un vero peccato se si pensa che poi è stato capace di tenere un ritmo migliore di quello del vincitore.
Con
Sykes fuori dai giochi addirittura prima del via, è sembrato tutto quasi troppo facile per
Laverty, che ha contenuto la
Honda di Rea nella prima parte della corsa, dando poi vita ad una fuga solitaria che ha regalato l'ennesima vittoria stagionale all'
Aprilia (la quinta, delle quali 4 sono sue). Ma la festa per la Casa di Noale non si è conclusa qui, perchè alle sue spalle nel finale è emerso
Sylvain Guintoli, che è andato a scavalcare
Rea e a conquistare un secondo posto fondamentale in ottica campionato.
Anzi, si potrebbe quasi dire che il francese è davvero il vincitore morale del weekend portoghese: arrivato a Portimao con soli 4 punti di vantaggio su
Sykes, riparte con ben 28 lunghezze sul rivale della
Kawasaki e 39 sul compagno di squadra. Al leader della classifica iridata però resta il cruccio di una vittoria che manca ormai dalla prima gara in Australia.
Dopo aver subito il sorpasso di
Guintoli, Rea ha gestito poi bene la sua terza posizione, anche perchè il suo vantaggio sulla
Kawasaki di Loris Baz era piuttosto importante. Il francese, dunque, si è portato a casa un doppio piazzamento nella top five, precedendo la
BMW di Chaz Davies, che proprio a due giri dalla fine è riuscito ad avere la meglio sulla
Ducati di Carlos Checa. Favorita anche dai ritiri altrui, la
1199 Panigale ha quindi fatto un passo avanti, ma va detto che il dato importante è che il ritardo dalla vetta dello spagnolo è sceso ulteriormente.
Da segnalare, infine, la prova da dimenticare del vincitore di gara 1,
Marco Melandri. Il ravennate ha dovuto fare i conti con una gomma posteriore probabilmente difettosa che ha reso la sua
BMW praticamente inguidabile fin dalle primissime tornate, impedendogli di fare meglio del 12esimo posto finale. Anche per lui quindi si tratta di una batosta in ottica campionato, perchè torna nuovamente a 57 punti da
Guintoli. Davanti alla
S1000RR dell'italiano si sono piazzati poi nell'ordine
Jules Cluzel, Ayrton Badovini, Michel Fabrizio e Max Neukirchner, con gli ultimi due che lo hanno scavalcato proprio nei metri conclusivi.
World Superbike - Portimao - Gara 2
World Superbike - Classifica campionato
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