F1 | Accordo FIA-Red Bull: Verstappen glissa sulla vicenda
In occasione della conferenza stampa del giovedì il due volte iridato non ha parlato del probabile accordo tra FIA e Red Bull per chiudere la vicenda budget cap ed ha difeso a spada tratta il suo team dalle critiche.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Sembra quasi che su Max Verstappen penda una maledizione. Negli ultimi due anni la conquista del campionato del mondo da parte del pilota olandese della Red Bull è stata offuscata da fattori esterni.
Nel 2021, al termine di un duello durissimo ed intenso con Lewis Hamilton durato l’intera stagione, la prima vittoria iridata di Max è quasi passata in secondo piano, oscurata dalla controversa gestione del finale di gara di Abu Dhabi da parte di Michael Masi.
Quest’anno, in una stagione che l’olandese ha letteralmente dominato complice anche una Ferrari fragile e in alcune occasioni titubante sulle strategie, il successo iridato ottenuto a Suzuka con quattro gare di anticipo è diventato argomento secondario quando è esploso il caso Budget Cap.
La Red Bull, infatti, è stata ritenuta colpevole dalla FIA di aver sforato il tetto massimo di spesa per la stagione 2021.
Secondo la Federazione il team di Milton Keynes ha commesso una infrazione minore - quindi inferiore a 7,2 milioni di dollari - ma la scuderia diretta da Christian Horner ha contestato pubblicamente ed in maniera per nulla velata questa posizione della Federazione Internazionale.
Dal giorno della pubblicazione dei risultati dell’indagine sino al giovedì di questa settimana la FIA ha preso tempo per valutare due opzioni: procedere con la chiamata in causa del Cost Cap Adjudication Panel oppure proporre un accordo transattivo.
Il vincitore della gara e campione del mondo piloti di F1 2022 Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia con la sua squadra
Photo by: Red Bull Content Pool
Nella giornata di ieri, stando alle indiscrezioni circolate nel paddock di Austin, è emerso come l’intenzione della Federazione sia proprio quella di proporre un accordo transattivo alla Red Bull per chiudere l’intera vicenda.
Se dovesse essere confermata questa ipotesi la Red Bull potrebbe essere sottoposta a delle sanzioni lievi come la limitazione dei test in galleria del vento o una riduzione del tetto di spesa previsto per il 2023, ma il team di Milton Keynes sarebbe costretto a fare marcia indietro ed ammettere pubblicamente lo sforamento del budget oltre a rinunciare al diritto d’appello qualunque sia la sanzione imposta dalla FIA.
L’argomento ha tenuto banco anche nel corso della conferenza stampa dei piloti del giovedì e a stupire sono state le parole di Max Verstappen.
Il due volte iridato, infatti, è sembrato quasi non essere a conoscenza dell’accordo transattivo proposto dalla Federazione alla Red Bull ed ha insistito nel dire come il suo team non abbia assolutamente sforato il tetto di spesa nel 2021.
"Si tratta comunque di una questione tra il team e la FIA, giusto? Da parte nostra siamo fermamente convinti di non aver sforato il limite. È per questo che ne stiamo discutendo, per dimostrare ciò che riteniamo giusto”.
“Ma alla fine non dipende da me. Io non posso fare altro che concentrarmi solo sulle prestazioni in pista".
Il caso budget cap ha provocato varie reazioni nel paddock. Nei giorni scorsi Zak Brown ha scritto al presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem chiedendo misure severe e parlando pubblicamente di imbroglio commesso da parte della Red Bull
Quando gli è stato chiesto se fosse infastidito dal fatto che tutti stiano discutendo di questo caso, Verstappen ha risposto in modo molto composto.
"Dipende solo da cosa si legge. Per me quello che abbiamo ottenuto quest'anno è incredibile. Per quanto riguarda il budget cap, come ho detto prima, pensiamo di essere nel giusto e naturalmente crederemo sempre nella nostra posizione e lo dimostreremo alla FIA”.
"Ora spetta a loro, ovviamente, prendere una decisione”.
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