Michelisz respinge gli ordini: "Aiuterò Tarquini, so da solo cosa debbo fare"
A Macao c'è in ballo il titolo piloti e l'ungherese della BRC, seppur ancora matematicamente in lizza, è consapevole che dovrà cercare di dare una mano al compagno di squadra e leader del campionato.
Foto di: WTCR
Siamo alla resa dei conti finale per quanto riguarda la lotta per il titolo piloti del FIA WTCR e Norbert Michelisz, seppur ancora matematicamente in corsa, ha chiara la situazione in cui si trova.
Il pilota del BRC Racing Team al momento è settimo in classifica di campionato a -79 dal compagno di squadra Gabriele Tarquini quando siamo giunti al gran finale di Macao, dove però la strada verso l'alloro si presenta completamente in salita per lui.
"Sono piuttosto scocciato per come è andata quest'anno, ho avuto tantissima sfortuna - dice l'ungherese a Motorsport.com - Volevo vincere il titolo fortemente, sono ancora in lotta matematicamente, ma sinceramente servirebbe un miracolo".
Questo perché con 87 punti in palio nell'arco del fine settimana del Circuito da Guia sarà molto dura recuperare sul "Cinghiale". Per questo "Norbi" sa che potrebbe essere più intelligente e sportivo da parte sua dare una mano al collega.
"All'inizio della stagione ci siamo parlati e abbiamo convenuto che, a seconda dello scenario, ci saremo aiutati a vicenda nel caso uno dei due fosse stato in condizioni migliori dell'altro. Da pilota l'ho già detto più volte, è sempre difficile accettare il dare una mano al tuo compagno perché in cuor tuo vuoi sempre vincere. Stavolta toccherà a me, ma d'altra parte Gabriele mi ha aiutato tantissimo durante l'inverno a conoscere la macchina e la squadra con cui corro ora".
Inoltre Tarquini diede una mano a Michelisz lo scorso anno quando fu chiamato per le gare del WTCC a Ningbo dalla Honda-JAS, intenta a fare di tutto purché il magiaro vincesse il Mondiale.
"Penso che abbiamo un ottimo rapporto, quasi una amicizia, quindi credo che in futuro possa essere bella e utile ad entrambi. Al momento è più d'aiuto a lui, se a Macao dovessi trovarmi nelle condizioni di essergli utile sicuramente lo farei".
Michelisz è anche convinto che da adulto e professionista quale ora è, non servano ordini da parte del team. La situazione è ben chiara a tutti e non ci saranno problemi per lui a far passare la Hyundai i30 N del collega.
"Il team ha visto che non c'è bisogno di parlare di queste cose, la nostra relazione è ottima e non sono state fatte stupidaggini in tal senso. Se in pista saremo messi in un certo modo, in squadra sanno che agiremo di conseguenza per conto nostro, senza ordini di scuderia o quant'altro".
"Durante la gara è chiaro che se non dovessi sapere in che posizione si trova lui, e Gabriele avesse bisogno di punti, ovviamente il messaggio radio potrebbe essere "Norbi, ascolta, valuta se aiutare Gabriele o meno". Ma sinceramente non penso ce ne sarà bisogno".
Informazioni aggiuntive di Dénes Gergely
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