Il weekend di
Phillip Island ha creato un po' di tensione tra
Troy Bayliss e la
Ducati. L'australiano, che per anni è stato uno degli uomini simbolo della Casa di Borgo Panigale nel mondo delle corse, ha rivelato di aver ritrovato la voglia di correre, ma di non essere riuscito a concretizzare la cosa.
"
Avevo chiesto di fare la wild card a Phillip Island e a Imola. Sarei voluto rientrare in pista per me e per i miei tifosi. Ma non è successo" aveva scritto
Bayliss tramite la sua pagina ufficiale di
Facebook, lasciando intendere che ci fosse stato un qualche vincolo da parte della
Ducati ad impedirgli di rientrare.
Siccome parliamo di un ex campione del mondo, che ancora oggi viene utilizzato spesso dalla
Ducati come uomo immagine (basta pensare alla presentazione della 1199 Panigale ad Abu Dhabi), la notizia ha creato parecchio scompiglio nel paddock.
Chiaramente, visto il grande amore del popolo rosso per
"Baylisstic", da Borgo Panigale è arrivata una pronta replica: contattato dagli inviati di
La7, Ernesto Marinelli ha spiegato che la situazione era decisamente più complicata di così e che se Troy avesse manifestato una reale voglia di tornare a correre sarebbe stata trovata una soluzione.
Oggi, infatti, anche
Bayliss ha fatto il possibile per placare le polemiche, facendo marcia indietro sempre dalla sua pagina di
Facebook: "
Ciao Ragazzi, vorrei chiarire alcune cose, Ducati non mi ha fermato dal fare la wild card a Phillip Island e a Imola, era una cosa possibile da fare ma ci sono scelte politiche dietro, è per questo che ho deciso di mollare".
Insomma, l'allarme è rientrato, ma ora sorge spontanea una domanda:
Troy ha effettivamente tutta questa voglia di tornare a correre? Una cosa però è certa: i suoi tifosi lo riaccoglierebbero a braccia aperte!
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