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Pirelli: molto apprezzata la gomma posteriore larga

Quattro moto diverse ai primi quattro posti di gara 2 ne hanno confermato l'ottima adattabilità

Giorgio Barbier, Racing Director Pirelli Moto, analizza il primo round del Campionato Mondiale Superbike 2012 che si è disputato al circuito australiano di Phillip Island dal punto di vista del fornitore unico di pneumatici. "Quello di Phillip Island, lo sappiamo, è da sempre un circuito molto impegnativo per gli pneumatici che sono sottoposti ad un fortissimo e costante stress termo-meccanico, specialmente sul lato sinistro vista la conformità del tracciato. A questa particolarità vanno ad aggiungersi anche quella di un asfalto del 1998 che, essendo così datato, offre pochissimo grip (e che per questo motivo verrà infatti riasfaltato alla fine dell'anno) e, soprattutto, quella di temperature dell'aria e dall'asfalto davvero molto elevate. Basti pensare che nella giornata di sabato la temperatura dell'aria ha raggiunto i 36-37 gradi mentre quella dell'asfalto i 62. Gli pneumatici, che solitamente nella maggior parte dei circuiti lavorano su temperature intorno ai 115-120 gradi, in questa prima gara del Campionato Mondiale Superbike sono arrivati a 140-150 gradi di temperatura (misurata attraverso pirometro ad una profondità di 3mm rispetto alla superficie del battistrada)". "Fatta questa doverosa premessa necessaria per comprendere le condizioni in cui si è svolta la competizione, possiamo ritenerci soddisfatti dell'andamento del weekend, gli pneumatici si sono comportati bene permettendo a tutti di portare a termine i giri di gara previsti. Le soluzioni che abbiamo portato per la SBK con profilo più grande di 196,5 per lo pneumatico posteriore, a favore di un'area di contatto maggiore che limitasse l'usura eccessiva dello pneumatico sul lato sinistro, sono state molto apprezzate dai piloti sia nella soluzione SC0 in mescola soft che in quella SC1 in mescola intermedia, tanto è vero che nessuno ha optato per la soluzione classica da 190. La dimostrazione dell'efficacia delle soluzioni portate qui e della loro adattabilità alle moto dei diversi team si è fatta lampante in gara 2 dove nei primi quattro posti si sono piazzati piloti di quattro diversi team. Mi congratulo in particolare con Max Biaggi e Carlos Checa che sono sicuro riusciranno a dare spettacolo anche quest'anno insieme a tutti gli altri contendenti al titolo mondiale".

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