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Chaz Davies per ora non vuole pensare al titolo

Nonostante la doppietta di Aragon, il pilota della BMW vuole continuare a ragionare di gara in gara

Con la doppietta conquistata domenica scorsa a Motorland Aragon, Chaz Davies è diventato senza ombra di dubbio una delle realtà da tenere d'occhio del Mondiale Superbike. L'ex campione del mondo della Supersport aveva chiuso in crescendo la stagione 2012, ma probabilmente nessuno si aspettava di poterlo vedere subito tanto competitivo in sella alla BMW S1000RR ufficiale. Il britannico invece è diventato il primo pilota capace di infilare due successi quest'anno, candidandosi anche ad un ruolo da protagonista, essendo attualmente secondo nella classifica iridata, distanziato di 22 lunghezze dall'Aprilia del leader Sylvain Guintoli. Ecco un'interessante intervista che gli è stata realizzata dall'ufficio stampa BMW subito dopo la sua grande impresa sul tracciato spagnolo, che vi riproponiamo in versione integrale: Chaz, avresti mai pensato di celebrare la prima doppietta alla seconda gara da pilota ufficiale del BMW Motorrad GoldBet SBK Team? "Sinceramente, no. Mi aspettavo che saremo stati vicini al podio abbastanza presto nella stagione ma finire sul podio é una cosa, festeggiare una doppietta invece è una vera sorpresa. Si era inatteso, ma ne sono felice". Che cosa hai provato nel tagliare il traguardo da vincitore? "Ero felicissimo. Confesso di essermi sentito anche un po’ sollevato perché, specialmente in Gara 2, ho dovuto spingere molto e prendere alcuni rischi per incrementare il vantaggio. Quando tiri così per parecchi giri al traguardo, poi, puoi finalmente tirare il fiato: è stato un mix di sollievo ed esultanza. É stato un grande successo per me, per il team e per tutti quelli che sono coinvolti nel progetto". Dopo l’Australia tu e il team avete fatto grossi passi avanti. La chiave del successo non è stata solo il fatto che ti piace il circuito di Aragón. Quanto sono stati importanti i test a Jerez e quali sono stati i principali miglioramenti della RR? "I test di Jerez sono stati fondamentali per la crescita da Phillip Island ad Aragón. Nel primo test abbiamo lavorato esclusivamente sull’elettronica. In due giorni non abbiamo mosso un solo click delle sospensioni e questo è importante perché ho guidato sempre la stessa moto nelle stesse condizioni e, giro dopo giro, l’ho conosciuta sempre meglio. Inoltre, nei due giorni, abbiamo utilizzato solo gomme dure: la moto scivolava e la ruota slittava, anche questa è stata una ottima occasione per prendere maggiore confidenza con la moto. Nel test abbiamo fatto anche un grande passo avanti con le strategie dell’elettronica su cui BMW ha lavorato molto. La chiave del successo, dunque, è stata da un lato, una migliore conoscenza della moto, dall’altro, lo sviluppo fatto da BMW. Naturalmente sono andato forte ad Aragón in altre occasioni ma non credo sia questo il motivo per cui abbiamo vinto lo scorso weekend". Hai detto che ora senti che la RR è realmente tua. C’è un momento speciale nel quale hai realizzato che ti sentivi perfettamente a tuo agio o è stato un crescendo? "Non é successo così in un momento, ma probabilmente è successo a Jerez durante il lavoro sull’elettronica. Mi piaceva guidare la RR, avevo un ottimo feeling, mi divertivo molto e la moto stava lavorando bene. Allora ho sentito che avevamo fatto un passo avanti. Ma una cosa è pensarlo durante i test, diverso è metterlo in pratica durante il week end di gara. E non l’ho realizzato fino a quando non ho concluso le prime prove di Aragón al secondo posto. Molti team avevano testato qui e pensavo che avremo dovuto iniziare il week end probabilmente nei primi otto e, invece, abbiamo iniziato davanti e abbiamo finito davanti". Come ti senti nel BMW Motorrad Goldbet SBK Team? È diventato come una famiglia? "Si, assolutamente. Ora conosco tutti mentre, all’inizio, c’erano così tante persone che anche solo conoscere tutti i nomi era una conquista. Ora siamo davvero uniti, ci conosciamo molto bene e sappiamo anche come ciascuno lavora. Stiamo costruendo un bel rapporto e i ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico". Nella classifica piloti sei al second posto, si comincia a parlare di te come pretendente al titolo. Quale è il tuo punto di vista? Come stai approcciando le prossime gare e che obiettivi ti sei dato? "Ad essere onesto non sto assolutamente pensando al titolo. È solo la seconda gara e non dobbiamo preoccuparci del titolo, ma essere attenti a fare il meglio in ciascun weekend, tentando di vincere le gare. Quando poi la situazione del campionato sarà più chiara, negli ultimi round della stagione, allora potremo pensare a questa possibilità. Questo è stato l’approccio avuto nel 2011, anche quando ero davanti ho sempre cercato di vincere delle gare. Non voglio cambiare ma continuare a cercare il successo".

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