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Losail, Libere 4: torna davanti Rea, ma c'è pure Sykes

Il leade del Mondiale risale secondo con la sua Kawasaki, mentre Guintoli è quarto. Fatica ancora Melandri

La quarta sessione di prove libere del round del Qatar del Mondiale Superbike, quella di appena 30 minuti che precede la Superpole, ha visto tornare al vertice la Honda di Jonathan Rea, ma la notizia che arriva dal turno del tardo pomeriggio di Losail è la ritrovata competitività di Tom Sykes.

Dopo aver faticato davvero tanto per l'intera giornata di ieri, il leader della classifica iridata ha portato la sua Kawasaki in seconda posizione, distanziata di 359 millesimi dalla CBR1000RR di Rea. In generale comunque sono le ZX-10R che sembrano aver fatto uno step importante, visto che anche Loris Baz ha chiuso terzo nonostante un drittone all'ultima curva.

Sylvain Guintoli si è lamentato di qualche problemino di messa a punto con la sua Aprilia RSV4 oggi che la pista si è fatta più scivolosa rispetto a ieri, ma ha comunque occupato la quarta posizione, confermandosi costantemente tra i più veloci. Nella sua scia c'è l'altra RSV4 di Toni Elias, che però nel finale si è anche reso protagonista di una caduta, fortunatamente senza particolari conseguenze fisiche.

Sesta piazza per l'altra Honda di Leon Haslam, che ha preceduto le due Ducati ufficiali di Davide Giugliano e Chaz Davies: l'italiano è stato più lento di oltre un secondo rispetto a ieri, segno evidente del fatto che nel box di Borgo Panigale devono aver concentrato il lavoro sulla messa a punto in ottica gara.

Continua a faticare parecchio Marco Melandri, che con la seconda Aprilia ufficiale non è riuscito a fare meglio del nono tempo, vedendosi rifilare oltre un secondo. Se la passano anche peggio le due Suzuki, rispettivamente decima ed un 11esima con Alex Lowes ed Eugene Laverty, dai quali forse ci si aspettava di più dopo le buone performance dei primi tre turni.

Per quanto riguarda le EVO, a dettare legge è stata ancora una volta la Ducati di Niccolò Canepa, acceditata del 12esimo tempo con un margine di tre decimi sulla Kawasaki di David Salom. Senza tempo Alessandro Andreozzi, caduto quasi subito. A fargli compagnia nell'elenco dei piloti caduti ci sono poi anche Sheridan Morais e Claudio Corti, con il portacolori della MV Agusta che non è andato oltre al 19esimo posto.

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