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Petrucci: "La caduta? Non mi sono accorto di aver preso la bandiera a scacchi!"

Il pilota della Ducati ha chiuso con l'amaro in bocca dopo aver ottenuto il settimo tempo ed essere caduto in ghiaia. Danilo ha spiegato di non aver visto la bandiera e di aver continuato a spingere.

Danilo Petrucci, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

E’ stata una qualifica amara quella vissuta da Danilo Petrucci a Jerez. Il pilota della Ducati, dopo essersi messo in luce nel corso delle Libere, non è riuscito a replicare gli ottimi crono visti in precedenza ed ha chiuso con un settimo tempo ed una scivolata in ghiaia.

Petrucci non è quindi riuscito a piazzare la zampata decisiva quando serviva e non ha nascosto la propria delusione per un risultato al di sotto delle aspettative. Danilo, inoltre, ha parlato di un problema riscontrato sulla propria moto ed ancora in fase di investigazione da parte del team.

“Non sono contento della qualifica. Abbiamo avuto un piccolo problema alla moto e stiamo ancora investigando. Abbiamo avuto una vibrazione che mi ha fatto quasi cadere nella parte finale veloce”.

Come se non bastasse l’amarezza per il settimo crono, Petrucci ha concluso il turno nella ghiaia a seguito di una caduta avvenuta subito dopo aver tagliato il traguardo.

A tutti l’episodio è sembrato strano, dato che Danilo aveva ormai preso bandiera e non poteva più realizzare un giro cronometrato, ma il pilota della Ducati ha candidamente ammesso di non aver visto la bandiera a scacchi. 

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“Ho provato a spingere per un altro giro ma non mi sono accorto di aver preso la bandiera per pochi decimi. Alla prima curva sono caduto avendo così la conferma di avere un problema. Mi spiace perché quando scivoli fai sempre dei danni, ma questo non ha peggiorato le cose”.

“Ero molto al limite, stavo migliorando il mio tempo fino al terzo settore ma nel quarto sono quasi caduto a 200 Km/h. Pensavo di avere un’altra possibilità e mi sono lanciato daccapo, ma sarebbe stato inutile dato che ho preso bandiera e non l’ho vista”.

Il settimo tempo a 329 millesimi di ritardo dalla vetta non ha comunque scoraggiato Petrucci in vista di domani. Secondo Danilo, infatti, sarà possibile lottare per risalire dalle retrovie.

 “Nonostante il problema sono contento sia del passo sia del fatto di essere stati sempre davanti. Ovviamente domani, partendo dalla terza fila, sarà tutto più complicato ma noi abbiamo le nostre armi per lottare e sono fiducioso. Se ci sarà caldo il comportamento delle gomme sarà un’incognita, ma siamo stati veloci anche con le gomme usate”.

 Petrucci ha poi voluto rendere merito agli eroi di giornata, Quartararo e Morbidelli, ed ha inserito i due piloti del team Petronas nell’elenco dei candidati al podio.

“Quartararo e Morbidelli sono due piloti molto forti che hanno già vinto in passato. Franco è molto aggressivo, ho lottato con lui in Argentina, ed entrambi hanno una buona moto. Sicuramente saranno della partita come i primi 8 anche se Marquez, nel run con le gomme usate, ha mostrato un passo molto interessante”.

Danilo, infine, ha voluto fare un salto nel passato ricordando quanto avvenuto lo scorso anno quando ha perso il podio nei giri conclusivi dopo aver chiesto troppo alle sue gomme. Petrucci ha affermato che farà tesoro di questa lezione. 

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“A Jerez il passo in gara non è mai simile a quello che si vede in prova e questo dipende dalla conformazione del tracciato. I lunghi curvoni veloci fanno calare rapidamente le prestazioni delle gomme. E’ difficile superare, ma bisogna sapersi gestire per il finale di gara. Lo scorso anno ho spinto per tutta la corsa e sono salito sino al terzo posto, ma nel finale ero davvero in crisi col posteriore e sono stato scavalcato da Iannone finendo quarto”.   

Informazioni aggiuntive di Matteo Nugnes

Danilo Petrucci, Ducati Team
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