Simon Trummer: “Un grande orgoglio partire in prima fila”
L’elvetico ha contribuito a piazzare il team Manor Racing in prima fila nella 24 Ore di Le Mans. “Risultati figli del duro lavoro svolto durante i test. Giusta la scelta di spostarmi in LMP2”.
Foto di: JEP / Motorsport Images
Dopo quattro lunghi anni in GP2 certificati da un podio e due stagioni nella scuderia tedesca ByKolles, con la quale ha corso nella Classe LMP1, Simon Trummer sembra aver finalmente trovato l’oasi felice.
Ingaggiato dalla Manor Racing, scuderia che ha appena lasciato il circus della Formula 1 in seguito a un fallimento, l’elvetico si sente finalmente al posto giusto.
“Con l’esperienza in LMP1 ho perso tanto, soprattutto lo spirito agonistico delle corse vere, come quelle che disputai in GP2”, ammette Simon, che con l’équipe tedesca ha comunque centrato diversi podii e tre vittorie con le biposto LMP1.
Con gli ex piloti di monoposto Vitaly Petrov e il messicano Roberto Gonzalez, Trummer comporrà l’equipaggio numero venticinque alla 24 Ore di Le Mans, mentre il secondo team schierato dalla casa britannica vedrà impegnato un altro driver rossocrociato, Jonathan Hirschi.
Il potenziale per ben figurare alla corsa più celebre del mondo c’è tutto. Nel corso delle qualifiche di giovedì, Vitaly Petrov ha fermato il cronometro su 3’25’’549, riferimento che ha proiettato la Manor Racing in cima a tutte le 25 vetture in LMP2.
Tali prestazioni fanno tornare alla mente l’esperienza del 2011 di Marcel Fässler, quando vinse per la prima volta la corsa lunga due giri d’orologio con l’Audi R18.
Nell’ultima sessione di qualifica, il trio Trummer-Petrov-Gonzalez è stato inferiore soltanto al terzetto della Oreca-Gibson guidata da Alex Lynn.
La prima fila in LMP2 e la quarta fila assoluta hanno ripagato l’intero team per il duro lavoro svolto. La seconda macchina della Manor Racing, quella con la quale gareggia Jonathan Hirschi, parte quattro posizioni indietro rispetto al terzetto di Simon Trummer.
“È un ottimo inizio di weekend”, esordisce Trummer, che nella 85esima edizione della 24 Ore di Le Mans è il terzo miglior svizzero al via dopo Sébastien Buemi e Neel Jani.
E ancora: “Anche se la posizione di partenza non recita un ruolo cruciale in una competizione del genere, è importante sapere che le nostre vetture sono veloci per stare il più avanti possibile. Questa è la migliore motivazione per tutti i componenti del team”.
Anche il pilota capitolino riconosce il lavoro effettuato nel corso dei test di preparazione. “Abbiamo lavorato tanto. Durante i test di Spa-Francorchamps e Rockingham ci siamo concentrati sulla messa a punto. Direi che i primi risultati si vedono...”.
Simon è gasato dall’idea di partire nelle prime posizioni in una gara tanto affascinante. “Partire così avanti è pazzesco, una situazione assai diversa da quelle a cui sono abituato. Questo è il motivo per cui ho scelto la Manor Racing e la LMP2”.
In conclusione: “Il mio obiettivo? Siamo una squadra e tutti vogliamo concludere questa esperienza con un podio, per lo più dopo i risultati in qualifica”. Una vittoria è possibile? “Al solo pensiero mi vengono i brividi, sarebbe un sogno!”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments