Abbiamo superato da pochi minuti la metà della distanza della
24 Ore di Le Mans e l'errore di
Romain Dumas non ha sicuramente tolto il sorriso all'
Audi. Le
R18 continuano a monopolizzare le prime tre posizioni indisturbate, con al comando la
e-tron quattro #1 di Lotterer/Fassler/Treluyer.
Un giro più indietro c'è la vettura gemella dei veterani
Capello/Kristensen/McNish. Al terzo posto, con un altro giro di ritardo, troviamo invece la prima delle
R18 Ultra, che è quella del trio
Bonanomi/Jarvis/Rockenfeller, che in questo momento vede impegnato proprio il pilota italiano.
Continua anche la bella cavalcata della
Lola-Toyota della Rebellion Racing, che con
Jani/Prost/Heidfeld continua ad occupare la quarta posizione, prima tra le LMP1 a benzina. La sensazione però è che l'aggancio da parte dell'
Audi #3 sia stato solamente rimandato, anche se quest'ultima viaggia ancora staccata di 3 giri, alle spalle anche della seconda vettura della squadra elvetica.
In classe
LMP2 la leadership è sempre nelle mani della
HPD della Starworks Motorsports: in questo momento nell'abitacolo c'è
Tom Kimber-Smith, che viaggia con un vantaggio di oltre 2' nei confronti dell'
Oreca-Nissan della Pecom Racing (Perez-Companc/Kaffer/Ayari).
Tra le
GTE-Pro è dominio
Ferrari, con la
numero #51 dell'AF Corse ad aprire ancora le danze con l'equipaggio
Bruni/Fisichella/Vilander. Questo terzetto ha anche potuto approfittare di un errore di
Dominik Farnbacher, finito nella sabbia di
Indianapolis con la
Ferrari #59 del Luxury Racing prima di cedere il volante a
Jaime Melo, che ora è staccato di oltre 2'20".
In classe
GTE-Am, infine, c'è stato un cambio della guardia, con la
Porsche della IMSA Performance affidata a
Pons/Narac/Armindo che si è portata al comando, con un vantaggio di oltre mezzo giro sulla
Corvette dei precedenti leader della
Larbre Competition (Lamy/Canal/Bornhauser).
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