Test Phillip Island, Giorno 1: svetta Melandri, brutta caduta per Rea
In condizioni di freddo, il ravennate è riuscito a mettere la Ducati davanti a tutti. Il campione del mondo spaventa tutti alla curva 11, ma fortunatamente ci sono solo danni per la sua Kawasaki e chiude terzo. Tra di loro c'è Sykes.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Marco Melandri lo aveva detto che Phillip Island può sempre rimescolare le carte ed effettivamente è questa l'indicazione che è arrivata dalla prima giornata dei test collettivi del Mondiale Superbike sul tracciato australiano.
Il più veloce, infatti, è stato proprio il pilota della Ducati, in una giornata caratterizzata anche dal brutto incidente alla curva 11 del campione del mondo Jonathan Rea, fortunatamente illeso. Cosa che però non si può dire della sua Kawasaki, rimasta danneggiata al punto di impedirgli di girare per il resto della giornata.
Come detto, il più veloce è stato il ravennate della Ducati, che ha fermato il cronometro su un tempo di 1'30"726, risultando l'unico capace di infrangere il muro dell'1'31" e distanziando di 341 millesimi il diretto inseguitore Tom Sykes, pure lui caduto alla curva 11 con la sua Kawasaki, stesso punto del compagno di squadra Rea, che lo segue 192 millesimi più indietro.
In quarta posizione continua a stupire Leon Camier, che sembra aver trovato davvero un ottimo feeling con la Honda e, anche se paga oltre otto decimi, è riuscito a mettersi alle spalle entrambe le Yamaha: Michael van der Mark è subito nella sua scia, in quinta posizione, mentre Alex Lowes è ottavo.
Tra le due R1 si sono infilate la Ducati del Barni Racing Team affidata a Xavi Fores, con lo spagnolo che si è lamentato molto per le basse temperature, e l'Aprilia di Eugene Laverty. Più attardata invece l'altra RSV4, con Lorenzo Savadori che non è riuscito a fare meglio del 12esimo tempo.
Nona posizione per la MV Agusta di Jordi Torres, incappato a sua volta in una caduta alla curva 2, mentre stupisce vedere solamente in decima posizione la seconda Ducati ufficiale di Chaz Davies, anche se va detto che il pilota gallese non ha cercato la prestazione, concentrandosi sull'elettronica della sua Panigale R.
Alle sue spalle c'è Loris Baz, che ha cercato invece di trovare il set-up giusto per la sua BMW sul tracciato australiano, molto differente rispetto a quelli su cui aveva girato fino ad oggi. 13esimo posto poi per il turco Toprak Razgatlioglu con la Kawasaki di Puccetti, mentre è molto attardato Yonny Hernandez, 19esimo con quella di Pedercini.
Pos. | Pilota | Moto | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|
1 | Marco Melandri | Ducati | 1'30"726 | 71 |
2 | Tom Sykes | Kawasaki | 1'31"067 | 38 |
3 | Jonathan Rea | Kawasaki | 1'31"259 | 25 |
4 | Leon Camier | Honda | 1'31"554 | 60 |
5 | Michael van der Mark | Yamaha | 1'31"682 | 66 |
6 | Xavi Fores | Ducati | 1'31"706 | 52 |
7 | Eugene Laverty | Aprilia | 1'31"873 | 65 |
8 | Alex Lowes | Yamaha | 1'31"914 | 58 |
9 | Jordi Torres | MV Agusta | 1'31"946 | 31 |
10 | Chaz Davies | Ducati | 1'32"054 | 60 |
11 | Loris Baz | BMW | 1'32"157 | 57 |
12 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 1'32"451 | 54 |
13 | Toprak Razgatlioglu | Kawasaki | 1'32"750 | 71 |
14 | Roman Ramos | Kawasaki | 1'32"801 | 61 |
15 | Leandro Mercado | Kawasaki | 1'33"058 | 70 |
16 | Wayne Maxwell | Yamaha | 1'33"180 | 42 |
17 | Jake Gagne | Honda | 1'33"290 | 70 |
18 | Ondrej Jezek | Yamaha | 1'33"298 | 45 |
19 | Yonny Hernandez | Kawasaki | 1'33"535 | 54 |
20 | Troy Herfoss | Honda | 1'33"652 | 44 |
21 | Daniel Falzon | Yamaha | 1'34"069 | 54 |
22 | PJ Jacobsen | Honda | 1'34"410 | 41 |
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