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Spa, 2° Ora: Buemi-Alonso dominano. Tincknell spaventa

Sembra tutto facile per la Toyota TS050 alla 6 Ore di Spa: la coppia svizzero-spagnola comanda sulle due Rebellion. Spaventoso incidente senza conseguenze per il pilota della Ford GT. Ferrari, BMW e Aston Martin staccate in GTE

Start: #8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso leads

Start: #8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050: Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima, Fernando Alonso leads

JEP / Motorsport Images

Dominio della Toyota TS050 di Sebastien Buemi e Fernando Alonso nelle prime fasi della 6 Ore di Spa-Francorchamps. La corsa è stata scandita dal regime di safety car a partire dallo scoccare dei 73’ e per i venti successivi a causa di un bruttissimo incidente avvenuto all’Eau Rouge di cui è stata protagonista la Ford GT di Harry Tincknell, in quel momento al secondo posto tra le GTE PRO.

La vettura ha impattato con grande violenza nello stesso punto in cui era accaduto l’incidente alla BR1 di Fittipaldi in qualifica. Questa volta causa del botto è una probabile foratura alla gomma posteriore sinistra per una violenta scordolata in fase di impostazione. Illeso Tincknell che è uscito con le proprie gambe dalla vettura totalmente distrutta nell’avantreno.

La gara non ha fornito indicazioni differenti fino ad ora da ciò che si era visto in prova. Buemi è partito subito al comando e in breve ha guadagnato secondi preziosi sulle Rebellion di Lotterer e Laurent con tutti gli altri, ad iniziare dalla CLM di Dillman irrimediabilmente staccate. Dalle retrovie è rinvenuta forte dapprima la BR1 di Sarrazin, che è salita al quinto posto, mentre la consorella del russo Petrov si è ritrovata a centro gruppo per un errore del suo pilota che poi è riuscito a recuperare.

Bella la gara di Mike Conway: il britannico è partito dai box un giro dopo tutti gli altri e a suon di giri veloci, suo il migliore in assoluto per il momento in 1’57”442, ha recuperato.

Porsche e Ford fanno il vuoto in GTE

Ben più interessante la situazione tra le GTE PRO: Ford e Porsche hanno fatto il vuoto alle loro spalle. A scattare al comando è stato Mucke ben presto pressato da vicino dalla RSR di Bruni, dietro cui si sono ritrovati Tincknell, finito largo all’uscito della Source e Estre. I quattro hanno iniziato una lotta durata di fatto per tutta la prima frazione mentre alle loro spalle, con distacchi abissali anche dell’ordine dei 30”, la Ferrari di Alessandro Pier Guidi ha avuto la meglio sulla BMW M8 di Felix Da Costa, con il secondo esemplare della vettura bavarese ancora più indietro in duello con l’altra 488 di Davide Rigon. Ultime del gruppo le due Vantage.

Le soste ai box sono state inaugurate da Buemi al 17.giro, imitato da Lotterer,Laurent e Dillman la cui CLM Enso ha avuto un principio d’incendio. La tornata seguente si è fermato Sarrazin che comunque era già riuscito a superare la vettura del francese.

Al 24simo è stata la volta delle due Ford e al 25. delle Porsche con Lietz che ha preso il posto di Bruni e Christensen quello di Estre. Ferrari, BMW e Aston Martin hanno rifornito al loro 26simo passaggio.

La tornata seguente è avvenuto l’incidente a Tincknell, che era in scia a Mucke, che ha comportato l’ingresso della safety car.

Tutte le LMP1 ne hanno aprofittato per sostituire i pneumatici e modificare la strategia. Sulla Toyota di comando è salito Fernando Alonso che sta comandando in apparente relax sulle due Rebellion di Senna e Menezes.

In GTE PRO Lietz è al comando, dopo avere approfittato del giro in più effettuato prima del proprio pit stop, davanti alla Ford di Mucke e alla seconda RSR di Christensen con Pier Guidi che ha un distacco notevole.

In LMP2 c’è stato un iniziale predominio della Dallara di Van der Garde, grazie anche alle gomme Michelin. L’olandese poi è stato costretto ai box per rottura dell’alternatore mentre al volante era appena salito Jan Lammers.

Bella la gara tra le GTE AM con l’Aston Martin di Yoluc-Eastwood in lotta con la RSR di Ried-Andlauer. Più staccate sono la Vantage di Lauda-DallaLana e la Porsche di Al Quibaisi e di Giorgio Roda . Primi dei ferraristi Mok-Sawa quinti davanti a Castellacci-Flohr.

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