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Borković cerca ancora la rissa, denunciato a FPAK e FIA!

Il serbo c'è ricascato nuovamente, andando a cercare il contatto con Panciatici dopo la collisione di Gara 2. Il pilota della Target viene estromesso dall'evento dell'Austria e dovrà comparire ancora davanti alla corte delle Federazioni.

Dušan Borkovic, Target Competition Hyundai i30 N TCR

Foto di: TCR Media

Ci risiamo: Dušan Borković ha nuovamente perso la testa cercando di risolvere i problemi con le... mani!

Al termine di Gara 2 del TCR Europe, nel paddock del Red Bull Ring si è consumato un episodio molto simile a quello che lo scorso anno, a Monza, vide il serbo protagonista di una violenta rissa con il team PCR Sport di Mikel Azcona, con cui Borković aveva avuto un contatto in pista.

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In Austria le motivazioni che hanno scatenato le ire del 35enne della Target Competition sono più o meno simili, ossia una toccata che Nelson Panciatici ha dato alla sua Hyundai i30 N facendolo finire K.O. alla curva 4 ad un paio di tornate dalla conclusione del round, in uno dei tantissimi momenti concitati di lotte furibonde.

Borković è stato visto correre nel paddock, raggiungere il Parco Chiuso e avvicinarsi ad una Hyundai della M Racing (che però era quella sbagliata, ossia del compagno di Panciatici, Nathan Bihel) dopo aver spinto una commissaria e provare ad aprirne lo sportello per venire a contatto con il pilota.

"Il concorrente ha avuto un comportamento inammissibile nel Parco Chiuso dopo Gara 2, spingendo una donna contro una macchina e provando ad aprire la porta anteriore sinistra per raggiungere quello dell'auto #25 - si legge nella nota ufficiale dei commissari - E' la seconda volta che questo pilota ha un comportamento antisportivo e una condotta scorretta dopo quanto accaduto a Monza 2018".

Per questo motivo, i giudici hanno optato per l'esclusione del nativo di Pančevo dall'evento e l'ordine di comparire ancora una volta davanti agli uomini della FPAK – Federação Portuguesa de Automobilismo e Karting - ossia coloro che si occupano dei regolamenti del TCR Europe.

"Borković verrà denunciato alle autorità sportive che si occupano della gestione della serie e alla FIA per ulteriori azioni", si legge nella conclusione del documento.

Per altro il portacolori di Target ha fatto subito rientro a casa propria, senza poter essere sentito dalla commissione gara, ma ha rilasciato una brevissima dichiarazione sulle sue pagine social ufficiali.

“Questo comportamento non professionale e ripetuto in pista non dovrebbe essere accettato, invece lo è, ed ad alcuni piloti è permesso fare tutto ciò che vogliono. Valuterò con il mio team cosa fare prossimamente, grazie per il vostro supporto!"

A parziale scusante per Borković bisogna sottolineare - come più volte abbiamo fatto da inizio anno - che nel TCR Europe regna sovrano il caos in pista, con incidenti, sportellate e collisioni frutto di condotte di guida anche scellerate, ma poco punite e spesso lasciate correre da commissari che hanno chiuso più di una volta non solo un occhio...

La reazione di Borković è dovuta all'ennesima goccia che ha fatto traboccare il suo vaso, ma così andando avanti potrebbero verificarsi ulteriori episodi del genere, dato che nel paddock della serie sono in tanti a domandarsi come sia possibile lasciare che le gare diventino simili a RallyCross e affini, con colpi proibiti ad ogni curva regolarmente accettati.

Di contro, segnaliamo un paio di sanzioni comminate anche ad altri concorrenti. La prima riguarda Gilles Magnus (RACB National Team-Comtoyou Racing), reo di aver colpito con la sua Audi RS 3 LMS la Honda Civic Type R di Daniel Lloyd (Brutal Fish Racing Team) e punito con tre posizioni in meno sulla griglia di partenza del prossimo round.

La stessa penalità è arrivata anche per la Cupra di Stian Paulsen, con il norvegese colto a tagliare la riga bianca all'ingresso della pit-lane durante la gara. Per tutti gli altri episodi analizzati dai commissari non sono stati presi provvedimenti.

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