Rossi: "Contento del terzo tempo, ma manca mezzo secondo per stare con Marquez e Vinales"
Il "Dottore" è riuscito a piazzare un ottimo "time attack" oggi ad Austin, ma sul passo gara si vede ancora distante dai migliori. Però ha la sensazione che la Yamaha abbia finalmente imboccato la strada giusta per risalire.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il weekend di Austin è cominciato bene per Valentino Rossi. Il "Dottore" ha chiuso la prima giornata di prove del GP delle Americhe al terzo posto, quindi senza patemi per ritagliarsi un posto nella Q2, che al momento potrebbe essere in cassaforte, visto che per domani le previsioni meteo parlano di pioggia.
Merito di un gruppo di lavoro "solido", che ha permesso alla Casa di Iwata di imboccare la strada giusta, come si può notare dal trend positivo che la sua stagione sembra aver preso dopo la gara in rimonta in Qatar. La chiave di volta, infatti, è stata proprio il set-up trovato nella domenica di Losail.
"Il gruppo che lavora intorno alla mia moto, ma anche quello con gli ingegneri in Yamaha , mi sembra forte. C'è della gente valida ed è bello lavorare con loro, perché mi sembra che stiamo iniziando ad andare nella direzione giusta" ha detto Valentino.
"Poi il lavoro è lungo e ci vorrà del tempo, perché negli ultimi due anni abbiamo fatto un sacco di errori, però si cominciano a vedere un po' di cose positive. Dalla domenica in Qatar abbiamo trovato un buon bilanciamento della moto. In Argentina poi abbiamo cambiato poco e qui anche, quindi questo è positivo" ha aggiunto.
Il problema è che anche se sul giro secco è stato molto veloce, a livello di passo per il momento è piuttosto distante dai migliori: "Sono molto contento di essere terzo, ma non di come vado con le gomme da gara, perché con quelle sono più in difficoltà. Mi manca un buon mezzo secondo per cercare di stare con Vinales e Marquez, che sono i più veloci. Quindi dobbiamo lavorare, perché non abbiamo ancora un buon bilanciamento, però nel 'time attack' sono riuscito a fare un bel giro".
Oggi la Honda ha portato al debutto un "cucchiaio" sul forcellone simile a quello della Honda. Il pesarese non ha nascosto che spera di avere presto qualcosa di simile anche sulla sua M1: "Potrebbe essere abbastanza importante per noi, per tenere la temperatura della gomma posteriore un po' più bassa come dice la Ducati. Dunque, sarebbe utile soprattutto in gara. Sto spingendo con la Yamaha per avere qualcosa di simile: anche se è una piccola cosa, ci può sempre dare un aiuto, quindi spero che la proveremo durante quest'anno".
Anche lui poi si è iscritto al coro delle lamentele sulle buche di Austin, anche se ha aggiunto che almeno quest'anno la pista è meno sporca: "E' sicuramente la peggior pista dell'anno a livello di buche ed è un grande peccato, perché è molto bella. Se non altro, è più pulita rispetto all'anno scorso, che c'era veramente tanta polvere. Quest'anno hanno fatto l'asfalto nuovo alla curva 10 ed in quel punto è bellissimo, quindi dovrebbero farlo in almeno altre due o tre curve".
Quando poi gli è stato domandato se saranno fatte delle richieste particolari in Safety Commission, ha aggiunto: "Il problema è che per mettere a posto le buche ci vogliono un sacco di soldi, quindi o fanno i lavori seriamente o è meglio che lasciano tutto così. In America comunque rimane l'opzione migliore".
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