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Marquez e il "cucchiaio" Honda: "Si sente il carico aerodinamico, soprattutto in frenata"

Il leader del Mondiale ha portato al debutto la risposta dei giapponesi alla Ducati nel secondo turno di prove libere ad Austin. La notizia però è anche che per una volta non è lui ad essere primo in Texas.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Oggi c'erano molti occhi puntati sul box della  Honda , perché c'era attesa per il debutto della risposta della Casa giapponese al tanto discusso "cucchiaio" della Ducati . Un elemento che a sua volta aveva fatto parlare tanto in Argentina, venendo prima respinto e poi approvato, ma solo con un cambio di documentazione legata alla scopo del suo utilizzo.

Marc Márquez lo ha montato per la prima volta nel secondo turno di prove libere e sembra esserne rimasto colpito positivamente, scherzando anche sulla sua funzione, anche se ritiene che sia presto per un giudizio definitivo.

 

"Avete visto tutti che abbiamo provato qualcosa sul forcellone, per la rigidità (ride). Credo che sia interessante, ma anche un qualcosa che dobbiamo analizzare e capire meglio. Sicuramente abbiamo bisogno di raccogliere più informazioni" ha detto Marc.   

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Tra le altre cose, il campione del mondo non ha avuto problemi ad ammettere il beneficio aerodinamico che produce: "Si sente, certo, soprattutto in frenata. E' una questione aerodinamica, ma abbiamo bisogno di analizzare di più le cose, perché ci sono anche dei punti negativi. Alcuni aspetti positivi ed altri negativi, quindi dobbiamo capire se è meglio per il nostro stile di guida".

Di contro, non crede che questo possa dare benefici sul fronte della temperatura della gomma posteriore: "Non ho guardato, ma non credo che ci sia una gran differenza da questo punto di vista".

L'altra notizia del giorno per Marquez è che per una volta si è ritrovato ad inseguire sulla "sua" Austin, anche se per pochi millesimi. Il miglior tempo di Maverick Vinales però secondo lui fa parte del gioco. Anzi, sarebbe più anomalo se fosse sempre lui a dominare in Texas.

"Ogni anno gli altri stanno migliorando. Io riesco a trovare subito il limite quando arriviamo su una pista nuova, ma poi gli altri si avvicinano molto. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per cercare di creare una moto più costante, riducendo i nostri punti deboli, ma perdendo in parte anche i nostri punti forti. E la differenza si nota molto qui, dove avevamo tanti punti forti. La cosa importante però è il campionato e so che un giorno arriverà qualcuno che mi batterà anche qui, ma è normale. Non sarebbe normale continuare a vincere ogni anno".

Nella FP2 Jack Miller ha ottenuto il quarto tempo nella sua scia, ma lo spagnolo non sembra aver dato troppo peso alla cosa: "Sapevo che era lì, ma un giro qui conta poco. Stavo lavorando per il passo gara, cercando di capire le linee migliori. Tutti hanno sottolineato quando io ho seguito Petrucci in Qatar, ma poi in Argentina e qui sono gli altri che stanno seguendo me. Ma questo fa parte delle gara, è normale che Jack possa provare a seguirmi, ma io sono concentrato sulla mia gara".

Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
La moto di Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Helmet of Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
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