Petrucci: "Col caldo la Ducati fatica sul passo gara"
Il pilota della Ducati ha faticato in entrambe le sessioni e soprattutto nelle FP2 ha lamentato una scarsa aderenza sul passo gara dovuta sia alle nuove gomme che alle temperature elevate dell'asfalto.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
E’ stato un venerdì complicato quello vissuto a Jerez da Danilo Petrucci. Il pilota della Ducati si è ristabilito fisicamente, ma i problemi della sua moto non sembrano essere ancora risolti ed oggi ha chiuso entrambe le sessioni fuori dalla top ten con un gap dalla vetta di 9 decimi al mattino ed 8 al pomeriggio.
Il caldo sembra essere il fattore che mette maggiormente in crisi le moto di Borgo Panigale e Petrucci ha ammesso come la gestione gomme sulla lunga distanza sia uno dei problemi che inficiano le sue prestazioni.
“Sia il caldo che la nuova gomma hanno influito nelle prestazioni della moto. Jerez non è mai stata una pista favorevole a Ducati, ma lo scorso anno nelle FP3 col fresco ho chiuso con il quinto tempo. Le gomme sono cambiate e sicuramente non ci hanno aiutato per risolvere il problema di grip con il caldo”.
Il pilota della Ducati ha poi voluto sottolineare come per riuscire a tenere il passo dei migliori sia costretto a stressare eccessivamente la gomma posteriore.
“Dovremo essere rapidi senza consumare la gomma, ma per seguire Vinales o Quartararo dovremo usare tutte le nostre armi come la trazione o la frenata. Purtroppo possiamo tenere il loro passo soltanto per i primi giri, non per tutti e venticinque. Il problema principale è il caldo che ci mette in difficoltà. Dovremo cercare di far girare di più la moto per insistere di meno sulla gomma”.
“I primi tre giri la situazione è sotto controllo ma poi le temperature si alzano tantissimo e non riusciamo a mantenere un passo costante”.
Secondo Danilo sarà fondamentale lavorare al massimo domani mattina per avere una moto maggiormente guidabile in qualifica. Petrucci ha poi ammesso che per riuscire a passare il turno sarà fondamentale scendere sotto l’1’37’’ per non avere problemi.
“Dobbiamo togliere quei tre decimi che costano parecchie posizioni sulla griglia ed il momento chiave sarà domani mattina. Il lavoro che si svolgerà domani varrà il 30% della gara”.
“Credo che non sarà sufficiente fare un 37 basso per entrare in Q2 come dice Pecco. Bisogna considerare anche quanto è successo la scorsa settimana quando ho fatto un 37’’3 e non sono entrato per un decimo e mezzo. Credo che il limite massimo sarà 37’’1”.
Tra i piloti che oggi hanno stupito ci sono certamente i portacolori della KTM. Pol Espargaro ha chiuso la FP2 con il terzo crono ed identico risultato è stato ottenuto al termine delle FP1 da Binder, mentre nella seconda sessione di libere il sudafricano ha centrato l’undicesimo riferimento piazzandosi davanti sia alla Ducati di Dovizioso che a quella di Petrucci.
Le moto austriache potranno essere un avversario in più anche nelle prossime gare che, sulla carta, sono favorevoli alla Ducati?
“La KTM ha il vantaggio di aver provato sia in Austria che in Repubblica Ceca e questo è certamente un vantaggio, ma anche ad Jerez tutti e quattro i piloti sono davanti. E’ una Casa che è arrivata a giocarsela con i top. Espargaro è arrivato ad un secondo dal podio la scorsa settimana, Binder ha avuto un passo gara impressionante, Oliveira mi è arrivato davanti ed ho avuto Lecuona per tanto tempo dietro”.
“Sicuramente è una moto che va forte, ma loro possono sfruttare alcune agevolazioni e saranno un problema in più per noi sia a Brno che in Austria”.
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