MotoGP, Portimao, Libere 2: Bagnaia vola, Marquez sesto
Il pilota dlela Ducati è stato il solo capace di scendere sotto all'1'40" ed ha staccato di ben tre decimi la Yamaha di Quartararo. A seguire ci sono le due Suzuki di Mir e Rins, mentre Marquez ha chiuso sesto a poco meno di mezzo secondo, regalandosi un grande ritorno. Tutti fuori dalla top 10 gli altri piloti italiani.

Lo scorso anno Pecco Bagnaia aveva fatto una gran fatica a Portimao, ma oggi ha mandato un segnale importante, chiudendo davanti a tutti al termine della prima giornata di prove del Gran Premio del Portogallo.
La pioggia attesa per la seconda sessione di prove libere è arrivata nei minuti conclusivi della Moto3, ma non con un'intensità tale da bagnare realmente la pista. Infatti, tutti quanti sono stati in grado di abbassare i riferimenti che avevano fatto segnare stamani quando è stato il momento dei piloti della classe regina.
Il ducatista è stato il più bravo di tutti, perché al momento di fare il time attack è riuscito addirittura a sfondare il muro dell'1'40", fermando il cronometro su un tempo di 1'39"866, in linea con il record in gara dello scorso anno. Oltre a lui, anche Fabio Quartararo era riuscito ad infrangere questo muro, ma poi il pilota della Yamaha si è visto cancellare il suo giro migliore, quindi ha chiuso secondo, ma a 340 millesimi dall'italiano.
Interessante la prestazione delle due Suzuki, che sono andate ad occupare la terza e la quarta posizione, con il campione del mondo Joan Mir che è riuscito ad avere la meglio su Alex Rins. Le due GSX-RR pagano quattro decimi e sono separate tra loro da soli 43 millesimi. Molto vicino poi c'è anche Jack Miller, quinto con la seconda Ducati ufficiale, nonostante sia convalescente da un'operazione di sindrome compartimentale.
Rispetto a stamattina ha fatto un passetto indietro Marc Marquez, ma il suo ritorno in MotoGP dopo 265 giorni di stop è stato davvero grandioso e probabilmente è andato oltre ad ogni più rosea previsione: l'otto volte campione del mondo ha chiuso sesto a 473 millesimi dalla vetta, ma soprattutto è stato il migliore tra i piloti Honda. Basta pensare che suo fratello Alex e Pol Espargaro sarebbero i primi esclusi dalla Q2 con la classifica attuale.
Takaaki Nakagami invece è riuscito a chiudere decimo e il giapponese merita un applauso, perché è incappato in uno strano incidente, cadendo in pieno rettilineo di partenza e procurandosi delle fastidiose abrasioni. Il pilota del Team LCR però è stato stoico ed è tornato in sella, sfoderando anche un'ottima prestazione.
Davanti al Taka, al momento avrebbero staccato il pass per la Q2 anche Maverick Vinales, Johann Zarco e Miguel Oliveira. Lo spagnolo della Yamaha non è parso particolarmente brillante in questa FP2 dopo essere stato il più veloce stamani. Il leader iridato invece è stato costretto a lasciare la sua Ducati in pista dopo la bandiera a scacchi, a causa di un leggero principio d'incendio.
Per Oliveira invece il dominio dello scorso anno sembra lontano anni luce: ha beccato oltre sette decimi di distacco e le altre KTM sono tutte staccate, con quella di Danilo Petrucci che si ritrova in 18esima piazza. Interessante invece il 13esimo tempo di Luca Marini, primo tra i rookie con la Ducati della Sky VR46 Avintia.
Sembrava poter fare meglio l'Aprilia, ma Aleix Espargaro ha dovuto fare i conti in una scivolata alla curva 11 sul più bello e quindi non è riuscito a fare meglio del 14esimo tempo, non potendosi migliorare nel finale. La buona notizia per la Casa di Noale è che almeno questa volta Lorenzo Savadori è stato solo ad un paio di decimi dal compagno di squadra in 16esima posizione.
Tra di loro si è infilato Valentino Rossi, in quella che è stata un'altra giornata molto difficile per il Team Petronas: il "Dottore" si ritrova 15esimo a 1"2 dalla vetta e Franco Morbidelli è andato anche peggio, perché è 19esimo a 1"3. Il quadro dei piloti di casa nostra si completa poi con il 20esimo tempo di Enea Bastianini. Parlando di esordienti, sembra in difficoltà anche Jorge Martin. La rivelazione del Gran Premio di Doha infatti chiude il gruppo con la Ducati Pramac, staccato di oltre 3".
Cla | Pilota moto | Moto | Giri | Tempo | Distacco | Distacco | km orari |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 |
|
Ducati | 18 | 1'39.866 | 168.850 | ||
2 |
|
Yamaha | 19 | 1'40.206 | 0.340 | 0.340 | 168.277 |
3 |
|
Suzuki | 18 | 1'40.285 | 0.419 | 0.079 | 168.144 |
4 |
|
Suzuki | 19 | 1'40.328 | 0.462 | 0.043 | 168.072 |
5 |
|
Ducati | 17 | 1'40.336 | 0.470 | 0.008 | 168.059 |
6 |
|
Honda | 18 | 1'40.339 | 0.473 | 0.003 | 168.054 |
7 |
|
Yamaha | 20 | 1'40.426 | 0.560 | 0.087 | 167.908 |
8 |
|
Ducati | 19 | 1'40.490 | 0.624 | 0.064 | 167.801 |
9 |
|
KTM | 18 | 1'40.592 | 0.726 | 0.102 | 167.631 |
10 |
|
Honda | 8 | 1'40.611 | 0.745 | 0.019 | 167.599 |
11 |
|
Honda | 18 | 1'40.732 | 0.866 | 0.121 | 167.398 |
12 |
|
Honda | 18 | 1'40.743 | 0.877 | 0.011 | 167.380 |
13 |
|
Ducati | 18 | 1'40.761 | 0.895 | 0.018 | 167.350 |
14 |
|
Aprilia | 16 | 1'40.907 | 1.041 | 0.146 | 167.108 |
15 |
|
Yamaha | 19 | 1'41.125 | 1.259 | 0.218 | 166.748 |
16 |
|
Aprilia | 19 | 1'41.140 | 1.274 | 0.015 | 166.723 |
17 |
|
KTM | 18 | 1'41.183 | 1.317 | 0.043 | 166.652 |
18 |
|
KTM | 19 | 1'41.187 | 1.321 | 0.004 | 166.645 |
19 |
|
Yamaha | 21 | 1'41.216 | 1.350 | 0.029 | 166.598 |
20 |
|
Ducati | 16 | 1'41.836 | 1.970 | 0.620 | 165.583 |
21 |
|
KTM | 18 | 1'42.461 | 2.595 | 0.625 | 164.573 |
22 |
|
Ducati | 18 | 1'42.921 | 3.055 | 0.460 | 163.838 |
Guarda i risultati completi |
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