Tragedia in elicottero: a Pegognaga muore sul colpo Alessandro Bonacini
Il 38enne reggiano, apprezzato pilota di GT e turismo, si è schiantato con l'elicottero Robinson R 22 Beta 2 che aveva noleggiato partendo dall'eliporto di Carpi. E' precipitato quasi certamente per un problema meccanico. Lascia moglie e due figli.
Foto di: JEP / Motorsport Images
Se lo chiamavi “pel di carota” s’impuntava. Non gli piaceva. Però erano i riccioli scarmigliati a incorniciargli il suo viso sempre sorridente. Ha mantenuto il volto dell’eterno ragazzo, anche a 38 anni quando la figura del pilota pian piano ha lasciato il posto al manager, al padre di famiglia con delle responsabilità di fronte a una moglie e due figli.
Ha vinto molte gare, è stato campione della Silver Cup nella Porsche Carrera Cup, ha corso con la Ginetta GT50 prima di essere protagonista nel VLN tedesco, nel GT Italiano e nel BES. Era naturalmente veloce, ma il suo principale godimento era mettere di traverso le macchine con cui correva per cercare il limite della tenuta laterale dando spettacolo, divertendosi.
Non era uno spericolato, sebbene amasse il rischio e la velocità. Il Nordschleife era il suo terreno di caccia preferito: il vecchio Nurburgring, l’inferno verde di quasi 23 km ormai lo conosceva come le sue tasche e su quel tracciato non temeva rivali.
Alessandro Bonacini è morto sul colpo dopo un orribile incidente alle 11,30 sull’elicottero Robinson R22 Beta 2 che questa mattina aveva noleggiato partendo dall'eliporto di Carpi per sorvolare la zona del mantovano.
Il reggiano, ex direttore finanziario di Cellular Italia e figlio del fondatore del gruppo, Piero Foglio, è precipitato nella zona industriale di Pegognaga vicino al casello autostradale, per una quasi certa un avaria meccanica.
Il velivolo si è schiantato nell’area di un’azienda di rottami colpendo una cabina per la distribuzione del gas. Immediati sono stati i soccorsi e la zona della tragedia è stata subito transennata dalle forze dell’ordine.
Laureato in economia all'università di Parma, Alessandro ha lavorato in Cellular line, società quotata, fino al 2013 quando le famiglie reggiane, Aleotti e Foglio, avevano ceduto la maggioranza.
L’ultima volta lo abbiamo incontrato al Mugello una decina di giorni fa a un evento GT Ferrari dove si era presentato per salutare un amico:
“Sai l’ultima volta che ho corso – raccontava sorridendo – pioveva a dirotto e non si vedeva praticamente niente: l’istinto mi ha portato ad alzare il piede dall’acceleratore per non prendere inutili rischi, mentre qualche anno fa avrei tenuto il piede giù senza esitare un attimo, perché avrei voluto vincere la corsa".
"Il tempo cambia le persone, ma non modifica le loro passioni che si possono vivere intensamente anche in modo diverso”.
E se n’è andato salutando con un sorriso. Per sempre.
Ciao Alessandro…
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