Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Heidfeld: “È stata la gara con più ‘botte’ della mia carriera!”

In Marocco il pilota tedesco della Mahindra ha arpionato il nono posto e due punti malgrado lo sterzo piegato in una serie di quattro-cinque incidenti, fra i quali quelli iniziali con Lucas Di Grassi e Robin Frijns...

Nick Heidfeld, Mahindra Racing

Foto di: FIA Formula E Championship

Nick Heidfeld, Mahindra Racing; Antonio Felix da Costa, Amlin Andretti Formula E Team; Robin Frijns,
Maro Engel, Venturi; Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing
Nick Heidfeld, Mahindra Racing

Undicesimo al via, nono al traguardo. Non è stato un grande recupero quello compiuto in pista da Nick Heidfeld nell’ePrix di Marrakech, ma resta ugualmente molto importante. E rimane tale anche nel giorno della prima pole position e del primo piazzamento sul podio del novello coéquipier Felix Rosenqvist... 

Il pilota tedesco della Mahindra Racing, i cui due punti guadagnati in Marocco contribuiscono alla seconda posizione della formazione indiana nella classifica squadre, ha infatti incontrato inconvenienti a gogò nel suo cammino, compresi i numerosi incidenti dei quali lui e la M3Electro numero 23 sono stati vittime in pratica dall’inizio.

"È stata una corsa molto difficile, forse la gara con il numero più alto di contatti di tutta la mia carriera. Nel primo giro penso che sia stato Lucas Di Grassi a colpirmi da dietro, dopodiché è stato Robin (Frijns, ndr) a venirmi addosso, tanto che lui stesso ha ritenuto di scusarsi con me, un gesto tutto sommato molto bello da parte sua”. 

 

“Alla fine penso di aver accumulato quattro o cinque contatti, che mi sono costati tempo prezioso in pista e hanno danneggiato la mia macchina. Non posso dire che lo sterzo fosse completamente piegate, ma l'equilibrio generale non era più buono dopo quegli incidenti. La seconda auto era chiaramente migliore, tuttavia ho dovuto fare un lungo stint ed era a quel punto difficile fare meglio di così", ha concluso l’ex driver di Formula 1. 

 

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Engel: “La seconda auto è ammutolita senza un perché”
Articolo successivo Legambiente dura: “Un ePrix a Roma con soli... 81 punti di ricarica?”

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera