Video analisi Mercedes: la sospensione anteriore è croce e delizia
Hamilton ha ottenuto a Baku la prima vittoria della W09: scopriamo quali sono i segreti della sospensione anteriore che dovrebbe assicurare un buon controllo dell'altezza da terra, ma per ora è ancora di difficile messa a punto.
Foto di: Giorgio Piola
La Mercedes è tornata a vincere un Gran Premio dopo essere rimasta a bocca asciutta per tre gare di fila. La W09 è una monoposto con un altissimo potenziale che i tecnici di Brackley non sono ancora riusciti a sfruttare fino in fondo.
La sensazione è che i motoristi di Brackley abbiano perso la supremazia di motore che li ha caratterizzati dall’inizio dell’era ibrida: la riduzione del consumo di olio decisa dalla FIA portando il limite a 0,6 kg per 100 km ha certamente penalizzato il 6 cilindri Mercedes F1 M09 EW Power+, soprattutto in funzione del fatto che ogni power unit deve durare sette appuntamenti e la vita di ogni unità è sensibilmente cresciuta.
Non solo, ma si dice anche che una benzina troppo volatile in alcuni componenti abbia creato un aumento delle temperature funzionali del motore, obbligando i tecnici a non usare (quasi) mai la piena potenza erogabile.
A Baku sono stati concessi 10 cv in più in qualifica in versione “party mode”, ma non sono stati sufficienti alla W09 di Lewis Hamilton di scavalcare la Ferrari di Sebastian Vettel che ha centrato la pole anche se il distacco è stato di appena 179 millesimi di secondo.
Il rocambolesco successo del quattro volte campione del mondo in Azerbaijan riporta l’inglese in testa al mondiale piloti di quattro lunghezze su Vettel e l’intenzione della Mercedes è di non mollare più la testa grazie agli aggiornamenti che saranno introdotti in occasione del prossimo GP di Spagna che aprirà la stagione europea.
Anche l’anno scorso la W08 aveva avuto un avvio di campionato problematico, ma poi con l’adozione dell’estrattore anteriore gli aerodinamici avevano trovato il giusto bilanciamento della freccia d’argento che riuscì a conquistare i due titoli mondiali 2017.
A differenza di Ferrari e Red Bull Racing che ricorrono a un assetto Rake estremo, la Mercedes persegue un diverso modo di cercare la prestazione: disponendo della monoposto con il passo più lungo, vuole sfruttare la maggiore superficie disponibile per creare la massima down force mantenendo la minima altezza da terra, grazie a un assetto che cerca di stabilizzare il comportamento della W09.
Per il raggiungimento di questo risultato è fondamentale avere una sospensione anteriore che riesce a smorzare tutte le asperità della pista e, soprattutto, sappia gestire al meglio rollio e beccheggio in modo da non penalizzare le gomme, visto che la Pirelli è andata nella direzione di un ammorbidimento delle mescole che non piace alla freccia d’argento.
La W09 si è trovata spesso nella condizione di non riuscire a trovare un buon equilibrio fra la temperatura delle gomme anteriori e quelle posteriori, specie nella fase di warm up, rendendo più difficile la guida per i piloti nel giro secco.
Ma a Brackley sono convinti che sia necessario insistere sulla nuova sospensione anteriore che ha alcuni elementi innovativi interessanti. Intanto il puntone dello schema push rod si infulcra molto in alto al bilanciere (1) che si articola al terzo elemento che è idraulico e nettamente più voluminoso di quello che era montato sulla W08 e alle barre di torsione.
Nella parte anteriore del terzo ammortizzatore c’è un polmone (2) per la cartuccia e le molte possibili regolazioni: è evidente che in Mercedes cercano di riprodurre quella mappa 3D di cui in passato aveva parlato Paddy Lowe quando era ancora direttore tecnico a Brackley prima di passare alla Williams perché l’obiettivo è di arrivare a “controllare” l’altezza da terra senza disporre di sistemi elettronici che sono vietatissimi.
Altro cosa interessante è il sistema di collegamento fra le due barre di torsione (3) che sono asimmetriche perché quella di destra (visibile a sinistra) è più sporgente rispetto a quella di sinistra: la Mercedes ha scelto una soluzione scatolata (4) che è infinitamente più rigida di quella del 2017 ma risulta anche più leggera, ottenendo due obiettivi in un colpo solo.
Qualcuno ha sostenuto che le due leve unite da una bielletta al centro funzionassero da barra anti rollio: non è così, questo importante elemento resta nascosto all’interno del pozzetto e, quindi, non è visibile dall’esterno.
Per abbassare il baricentro della W09, la scatola guida (5) è stata spostata più in basso per fare il modo che il braccio dello sterzo sia leggermente più alto del triangolo inferiore della sospensione, in modo che, sebbene ciascun elemento non deve avere un’influenza aerodinamica, così ravvicinati generano un soffiaggio utile alla definizione dei flussi destinati verso il corpo vettura.
L’idroguida ha un corpo piuttosto ingombrante e sono in diversi a domandarsi quale altra funzione sia stata chiamata ad assolvere nell’avantreno della Mercedes, perché in F1 ci sono molti pezzi, nati per una sola funzione, che nel tempo hanno assunto altre opzioni di utilizzo.
Nel disegno in materia di sicurezza si osservano anche i (6) rinforzati cavi di ritegno grazie ai quali non si dovrebbero più vedere ruote volanti in caso di impatto contro le barriere.
Per concludere: la sensazione è che la W09 abbia puntato su una sospensione anteriore molto sofisticata che richiede una accurata messa a punto di ogni dettaglio per offrire il suo meglio che, evidentemente, non è ancora stato raggiunto. Ma a Brackley sono convinti che questa soluzione dovrà dare presto un vantaggio alla freccia d’argento e, allora, saranno dolori per tutti…
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