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F1 | Clamoroso McLaren: Stella ha richiamato Oatley in aiuto!

La squadra di Woking è in piena ristrutturazione: in attesa che da inizio 2024 arrivi David Sanchez dalla Ferrari, il team principal Andrea Stella sta ricostruendo una matrice di tecnici che comprende anche Neil, il 69enne che era entrato in McLaren nel 1987 contribuendo alla conquista di ben sei titoli mondiali. L'ingegnere di Orvieto ha ufficializzato che ci saranno tre step evolutivi della MCL60, il primo si vedrà a Baku.

Paddy Lowe, Williams Formula 1, Neil Oatley

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

La McLaren è nel pieno di un processo di rinnovamento voluto da Zak Brown e Andrea Stella. La recente ristrutturazione del reparto tecnico è coincisa con l’annuncio dell’arrivo di David Sanchez, ma l’ex ferrarista non potrà essere operativo prima dell’inizio del 2024.

Un po' a sorpresa, Stella ha confermato il ritorno ad un ruolo attivo e di primo piano di Neil Oatley, in McLaren da ben 36 anni.
“David dovrà rispettare un periodo di gardening – ha confermato il team principal – e abbiamo dovuto pensare a come compensare questo ruolo vacante. Sarò personalmente coinvolto nel supportare il gruppo che si occupa del concept della vettura, ma abbiamo anche schierato Neil Oatley per aiutarci in questa fase di transizione”.

Ayrton Senna, McLaren MP4/6 Honda, sulla griglia di Interlagos, con Ron Dennis e Neil Oatley

Ayrton Senna, McLaren MP4/6 Honda, sulla griglia di Interlagos, con Ron Dennis e Neil Oatley

Photo by: Motorsport Images

Oatley, che compirà 69 anni il prossimo mese di giungo, è entrato in McLaren nel 1987, ereditando il ruolo di direttore tecnico da Gordon Murray, che dalla fine del 1988 si dedicò al progetto della prima McLaren stradale.

Sotto la sua direzione sono nate le monoposto che hanno conquistato titoli mondiali nel 1989, 1990, 1991, 1998 e 1999. Dopo un successivo periodo in cui ha ricoperto un ruolo di supervisore dell’area tecnica, a sorpresa sarà nuovamente operativo sul progetto della monoposto 2024.

Stella ha anche chiarito i motivi che hanno riportato la McLaren ad una struttura tecnica con tre responsabili, un modello che a Woking era già stato utilizzato dieci anni fa:
“Quando sono entrato in McLaren, nel 2015, c'erano 3 direttori tecnici e personalmente credo che la suddivisione delle aree di competenza fosse molto confusa, anche per le persone interne era difficile capire ‘chi faceva cosa’. Oggi la prima differenza è che sappiamo esattamente come sono divisi i compiti, c’è una chiara leadership nelle 3 aree fondamentali per realizzare una monoposto di Formula 1, ovvero l'aerodinamica, il concetto della macchina e l'ingegneria".

"Oggi c’è anche un team principal di formazione tecnica, ma non mi aspetto di essere molto impegnato in relazione alla gestione di quest’area, abbiamo leader molto forti in ogni settore. Alla fine, l'importante è portare idee, non vogliamo essere a gruppo molto ‘comodo’ con qualcuno in carica che prende tutte le decisioni, serve che le idee vengano da tutto il gruppo”.

Lando Norris e Oscar Piastri con la McLaren MCL60

Lando Norris e Oscar Piastri con la McLaren MCL60

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Tre ‘pacchetti’ per rilanciare la MCL60

Nel breve periodo la McLaren è al lavoro per completare un nuovo fondo, che dovrebbe essere pronto per il Gran Premio di Azerbaijan. Sarà il primo di tre pacchetti di aggiornamenti con i quali il team spera di riportare in posizioni migliori la MCL60.
“Nel nostro programma di sviluppo il pacchetto Baku è solo il primo passo – ha confermato Stella – seguirà un altro importante aggiornamento, che interesserà più aree della vettura e sarà molto più visibile. Infine, ci aspettiamo un ulteriore pacchetto dopo la pausa estiva, ma non voglio impegnarmi dando delle date”.

“Speriamo che ognuno di questi aggiornamenti sia in grado di garantirci qualche decimo di secondo in termini di performance – ha aggiunto Stella – se sarà così potremo soddisfare la nostra ambizione di riportarci tra le prime quattro squadre verso la fine della stagione”.

Il nuovo fondo è stato pianificato con la vecchia struttura tecnica, mentre i due sviluppi successivi prenderanno forma sotto la nuova organizzazione.
“Il modello influisce sulle prestazioni perché accelererà il tasso di sviluppo - ha concluso Stella – non vedremo gli effetti sulle novità di Baku, poiché il design è stato approvato due mesi fa, ma sicuramente avrà un impatto a partire dal successivo ciclo di aggiornamenti”.

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