Dopo aver letteralmente dominato il weekend di
Sepang del
Mondiale Superbike, le
Aprilia hanno iniziato decisamente con il piede giusto anche quello di
Misano, conquistando le prime due posizioni nella sessione inaugurale di prove libere. Reduce dalla bellissima doppietta malese,
Marco Melandri è stato l'unico pilota capace di infrangere la barriera dell'1'37", realizzando un crono di 1'36"938. La
RSV4 gemella di
Sylvain Guintoli comunque non è troppo lontana, visto che il francese paga appena 185 millesimi alle sue spalle.
Attenzione però anche alle
Ducati, perché le
1199 Panigale sono a loro volta parse particolarmente a loro agio sul tracciato romagnolo, andando ad occupare la terza e la quinta posizione. Il più veloce tra i due piloti della Casa di Borgo Panigale è stato
Chaz Davies, autore della terza prestazione a poco meno di tre decimi da
Melandri. Un paio di decimi più lento invece l'italiano
Davide Giugliano.
Tra le due bicilindriche si è inserita la
Kawasaki ZX-10R del campione del mondo in carica
Tom Sykes. Il leader della classifica iridata, dunque, per ora non sembra avere particolari problemi nonostante una mano ancora dolorante a causa dell'incidente avvenuto in gara 1 a
Sepang con il compagno di squadra
Loris Baz. E, guarda a caso, continuando a scorrere la classifica, in sesta posizione c'è proprio la "verdona" del francese, che però è distanziato di ben sei decimi dalla vetta.
Segue poi un bel terzetto di britannici, capitanato da
Alex Lowes, che non ha avuto particolari problemi ad adattarsi ad una pista che non conosce molto con la sua
Suzuki, mettendosi dietro la
Honda di Jonathan Rea e la
GSX-R1000 gemella di
Eugene Laverty, che sono le due moto che aprono la schiera di quelle distanziate di oltre un secondo.
Rispetto a
Sepang è parso decisamente più in difficoltà
Toni Elias, solamente decimo a 1"3 con l'
Aprilia della Red Devils, davanti alla
Honda di Leon Haslam ed alla
Ducati di Niccolò Canepa, che quindi guida la schiera delle
EVO in 12esima piazza assoluta. L'italiano è stato bravo a rifilare ben mezzo secondo alla
Kawasaki di Luis Salom, tallonato poi dalla
Bimota di Ayrton Badovini e dall'ottima wild card
Ivan Goi, pure lui in sella ad una
1199 Panigale EVO. 18esima piazza poi per
Sylvain Barrier, al rientro sulla sua
BMW S1000RR dopo uno stop forzato di diversi mesi legato alle conseguenze di un incidente stradale avvenuto in auto.
Solo 20esima la
MV Agusta di Claudio Corti, che a partire da questo appuntamento è gestita direttamente dalla Casa italiana, che non si avvale più della collaborazione della
Yacknich Motorsport. Da segnalare poi il 25esimo tempo di
Riccardo Russo, all'esordio in SBK in sella alla
Kawasaki EVO del Team Pedercini. Meglio di lui hanno fatto però la wild card
Matteo Baiocco, 21esimo, ed
Alessandro Andreozzi, 23esimo. Nell'arco del turno c'è stata una sola caduta, quella della
EBR di Aaron Yates, che comunque si è risolta senza conseguenze per il pilota statunitense.
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