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WRC: Safari Rally, si va verso il rinvio o la cancellazione

Aumentano i casi di persone positive al COVID-19. Il Governo locale prevede che a fine aprile possano arrivare alla soglia dei 10.000 contagi. A breve la decisione di FIA e WRC.

Richard Burns, Robert Reid, Subaru Impreza

Richard Burns, Robert Reid, Subaru Impreza

LAT Images

Il Safari Rally, prossimo appuntamento del WRC 2020 previsto nel weekend che andrà dal 16 al 19 luglio, è sempre più a serio rischio rinvio. O, addirittura, cancellazione.

FIA e promotori del WRC stanno monitorando ormai da giorni la situazione in Kenya, paese ospitante della prossima gara del WRC in calendario. La pandemia da coronavirus sta raggiungendo l'Africa, e lo stato dell'Africa centrale che confina con Tanzania, Uganda, Sudan del Sud Etiopia e Somalia, non ne è immune.

Dal 27 marzo a oggi, dunque in 3 giorni, il numero delle persone infette sono salite da 31 a 50, per un complessivo di tamponi effettuati che ha raggiunto i 1005. Ricordiamo che, per ora, in Kenya si è verificato un solo decesso a causa del coronavirus. Uno solo il paziente ricoverato e bisognoso del respiratore.

A confermare il numero di persone infette è stato il ministro della salute kenyota, Mutahi Kagwe, il quale ha anche aggiunto che ci sono altri 14 casi sospetti di persone che sono state messe in quarantena e, sulle quali, saranno svolti ulteriori test.

Il numero complessivo di persone in quarantena è salito a 2.050. I kit di tampone presenti in Kenya sono 20.000, ma dovrebbero arrivarne altri entro i prossimi giorni. Il numero dei contagi, dunque, potrebbe salire in poche ore. In Kenya - compresa la capitale Nairobi, sede del Parco Assistenza del Safari Rally - si teme che, se la popolazione non rispetterà il coprifuoco e le norme di prevenzione intimate, i contagi potrebbero arrivare a 5.000 a metà del mese di aprile, per risultare poi raddoppiati a inizio maggio.

Intanto in queste ore il coprifuoco ha comunque creato confusione a Nairobi, con la polizia che ha notato un comportamento indisciplinato da parte di parte della popolazione nel rispettare il coprifuoco. Dall'altro lato, c'è chi ha fatto notare che la polizia stessa si sarebbe resa protagonista di alcune azioni deplorevoli, picchiando persone anche prima del coprifuoco e lanciando gas lacrimogeni per indurre le persone a rimanere in casa.

Intanto i disagi a Nairobi proseguono anche a causa del trasporti, ora più radi rispetto a qualche giorno fa e con i prezzi dei biglietti saliti alle stelle (in alcuni casi si parla di un incremento di oltre il 100%).

Per questi motivi FIA e promotori del WRC sarebbero intenzionati a rinviare anche la gara africana dopo aver già fatto la stessa cosa con Rally d'Argentina, Rally del Portogallo e Rally Italia Sardegna. La curva di contagi in Kenya potrebbe essere verosimilmente solo all'inizio.

Il governo locale, come detto, si attende una crescita considerevole dei casi e il rientro del Safari Rally nel WRC, si fa sempre più lontano ogni giorno che passa. La decisione definitiva sulla conferma, il rinvio o l'annullamento della gara (causa problemi legati alla logistica) dovrebbe arrivare tra pochi giorni, all'inizio del mese di aprile.

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