Ancora deve partire da Coffs Harbour il Rally d'Australia e già si levano le polemiche: il problema è la polvere che si alza alta nel cielo lungo le velocissime speciali sterrate che compongono il decimo appuntamento del Mondiale Rally 2013.
I piloti infatti all'unisono chiedono di passare a tre minuti di distanza al via tra una vettura e l'altra, per permettere alla polvere di tornare a depositarsi prima del passaggio del concorrente successivo, ma gli organizzatori non sono favorevoli in quanto per fare questo sarebbero costretti ad annullare la gara delle vetture storiche, che partono in coda al gruppo.
L'autore del miglior tempo
nella Qualifying stage Kris Meeke ad esempio ha detto: "
Questa non è una questione commerciale o cose del genere, questa è una decisione per la sicurezza, pura e semplice. Dobbiamo avere tre minuti tra le auto, stiamo rischiando le nostre vite lì fuori. E non è una questione di sicurezza solo per noi, ma anche per gli spettatori."
Gli fa eco il portacolori della M-Sport
Mads Østberg, quarto nello
shakedown con la sua Ford Fiesta RS WRC: "
Se arriva la pioggia allora non c'è problema, ma al momento è difficile. Non è solo questione della polvere, è il sole che sbuca dagli alberi e rende la polvere un muro attraverso cui non riesci a vedere. Se si annuvola allora va meglio, anche perché assieme alle nubi viene sempre anche un po' di vento. Se restiamo coi due minuti invece diventa tutto molto molto difficile. Abbiamo fatto molta pressione, ma paiono inamovibili su questo punto."
I Commissari Sportivi del Rally d'Australia stanno valutando l'incremento del tempo tra una vettura e l'altra di un ulteriore minuto, ma le voci dall'interno dell'ufficio degli organizzatori ha spiegato che il problema è un altro: : "
Le strade pubbliche vengono chiuse per un determinato tempo, scaduto il quale è obbligatorio riaprirle per legge. Se si danno tre minuti ad auto del WRC poi bisogna immediatamente eliminare uno degli eventi di supporto. E non bisogna dimenticare che sono gli eventi di supporto che aiutano a rendere sostenibile economicamente la tappa australiana."
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