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Presentata ufficialmente l'Audi R18 e-tron quattro 2014

La nuova LMP1 è stata la regina della premiazione di fine anno della Casa di Ingolstadt

Il momento tanto atteso dalla platea di mezzo migliaio di ospiti internazionali che mercoledì sera, 18 dicembre, affollano l’Audi Forum di Ingolstadt arriva dopo le premiazioni di tutti gli altri successi colti nel 2013 dalle vetture della Casa tedesca. La nuova R18 e-tron quattro si materializza a sorpresa sul palco fra una nuvola di fumo e accompagnata dai tre piloti vincitori della scorsa 24 Ore di Le Mans: Tom Kristensen, Loic Duval e Allan McNish. È nera come l’avevano mostrata le prime immagini ufficiali e il suo ingresso sulla scena è dissimulato dai lampi laser multicolori “sparati” dal palco verso il fondo della sala. Quella dell’adozione di innovativi gruppi ottici a laser è appunto la sola caratteristica tecnica aggiuntiva dell’aggressiva LMP1 ad arricchire quelle già comunicate di recente: carrozzeria più stretta di 10 cm e più alta di 2 cm rispetto alla generazione precedente, peso ridotto di quasi mezzo quintale, ma soprattutto adozione di un secondo ERS (Energy Recovery System) collegato al turbocompressore del motore a gasolio V6, in aggiunta a quello montato sull’avantreno. L’importanza per l’Audi del programma nel WEC e in particolare nella 24 Ore di Le Mans è rimarcata dal fatto che il discorso introduttivo alla rivelazione della biposto è tenuto da Luca De Meo, membro del Board di gestione vendite di Audi AG. La riservatezza che circonda la vettura si ripete per i nomi dei piloti che la guideranno: dalla rosa del 2013 composta da Kristensen, Duval, McNish, Lotterer, Tréluyer e Fassler mancherà infatti McNish, che ha deciso di ritirarsi alla soglia dei 44 anni e il cui sostituto non è ancora nota. Voci dicono che in pole dovrebbe esserci il brasiliano Lucas di Grassi. Questo per le due auto che disputeranno tutte le gare del Mondiale: meno ancora si sa di chi guiderà la terza vettura nella 24 Ore francese. Le premiazioni hanno dunque ruotato attorno alla presentazione della nuova R18 e-tron quattro. Ad aprirle erano stati il Dr. Ulrich Hackenberg, membro del Board di gestione dello sviluppo tecnico di Audi AG, che non ha mancato di sottolineare come le corse accelerino lo sviluppo delle tecnologie per i clienti, e il Dr. Wolfgang Ullrich, capo di Audi Motorsport, che ha rimarcato come il 2014 si presenti come l’annata delle grandi sfide. I primi a essere premiati sono stati Emilio Radaelli e Gianni Morbidelli per il successo nella Superstars, poi via via tutti gli altri clienti che hanno corso e vinto con le R8 LMS, fino a Stéphane Ortelli-Laurens Vanthoor, campioni del FIA GT. Poi è stata la volta del DTM con premio al vincitore del titolo Mike Rockenfeller con la RS5 DTM di cui è stata annunciata la versione evoluta: confermata la presenza nel 2014 di “Rocky” nel DTM e di altre sette piloti nei tre team di riferimento dell’Audi. I piloti sono ancora in fase di selezione o distribuzione fra le squadre. Il DTM insieme al GT è uno dei tre pilastri dell’impegno ufficiale Audi: il terzo è il WEC, il campionato mondiale Endurance. In questa fascia della festa sono andati in scena i momenti più emozionanti: oltre alla rivelazione della R18 e-tron quattro 2014, ci sono stati i riconoscimenti tributati ai piloti per i titoli WEC e per la vittoria della 24 Ore di Le Mans, e l’addio di Allan McNish, con un paio di standing ovation per il campione scozzese e saluti strappalacrime. Fra Ullrich e McNish difficile dire chi fosse più commosso. Infine, dose di emozione supplementare per il grande capo di Audi Motorsport, che festeggia i vent’anni di presenza al vertice della divisione sportiva di Ingolstadt, con gli inizi rievocati da filmati un po’ sgranati delle gare sulle piste del campionato italiano SuperTurimo, dove un Ullrich con tanto di barba gioiva per i successi schiaccianti delle A4 Quattro di Pirro e Capello, entrambi ovviamente presenti fra gli invitati all’Audi Forum. Comunque più della nostalgia, in sala si respirava voglia di tornare in pista per prepararsi a vincere altre sfide, tanto meglio se difficili. All’Audi, come è stato sottolineato sul palco, il secondo posto va proprio stretto…

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