Neel Jani: “Il quarto posto non cancella la nostra forza!”
L’esperto pilota elvetico riconosce la superiorità delle due Toyota, tuttavia la potenza della Porsche 919 Hybrid non va dimenticata in proiezione futura: “Non siamo mica diventati più deboli...”
Foto di: Porsche Motorsport
Nessuna gioia per Neel Jani al termine della seconda manche del WEC in Belgio. Il driver elvetico lascia il circuito delle Ardenne con un bottino di 12 punti aggiunti al punticino ottenuto per la pole position.
Il campione di Rorschach riconosce sportivamente la superiorità delle due vetture rivali. “Siamo stati più veloci in qualifica, ma in gara non c’è stata competizione con i nostri avversari. Potevamo forse dire la nostra per il terzo posto, ma pensare di stare attaccati alle due Toyota era pressoché impensabile”.
Il trio Neel Jani-Andre Lotterer-Nick Tandy ha terminato la 6 Ore di Spa alle spalle della Porsche 919 Hybrid gemella pilotata da Timo Bernhard, Brendon Hartley ed Earl Bamber. E a complicare ulteriormente la prestazione dello svizzero e compagni ha pensato la malasorte, poiché li ha costretti a far tappa anticipata ai box a causa di un eccessivo degrado delle gomme.
“La gara è stata condizionata parecchio dalle due bandiere gialle”, ha dichiarato Neel a Motorsport.com Svizzera. “Questo ha portato un ricompattamento delle vetture e il vantaggio che vantavamo sulla vettura identica alla nostra è andato in fumo. Durante il regime di bandiera gialle, tutti hanno approfittato per fare rifornimento e passare ai box. Così i piani della corsa sono stati stravolti”.
Anche la leggera pioggia abbattutasi sul circuito vallone ha influito negativamente sulla performance del 34enne rossocrociato. “Con l’inizio della pioggia abbiamo optato per il cambio gomme dopo il primo stint di André (Lotterer, ndr). La Toyota ha aspettato un po’ e a dadi tratti si può dire che ha fatto bene”, ha ammesso un equilibratissimo Jani.
Dall’alto della sua esperienza, il sangallese è consapevole che sarà Le Mans la gara da non fallire. “La mancanza di un risultato a Spa-Francorchamps non vuol dire nulla, tutti sappiamo che è in Francia che si deve fare bene. Riteniamo che la strategia sarà l’elemento importante e vogliamo arrivare lì preparatissimi. Il verdetto, poi, dipenderà da svariati fattori, soprattutto tecnici. Nulla è impossibile: non è perché siamo stati battuti in Belgio che siamo diventati i più deboli...”.
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