Accordo Porsche-Toyota sulle scocche. Incerto il ritorno di Peugeot
La commissione tecnica del WEC ha congelato gli attuali telai fino a tutto il 2019 mentre la Casa francese pur sedendo nel board continua ad avere una visione del futuro discordante da tedeschi e giapponesi.
Foto di: JEP / Motorsport Images
Il futuro del WEC resta saldamente nelle mani delle due Case costruttrici che attualmente prendono parte alla LMP1, ovvero Porsche e Toyota. Le due Case in sede di commissione tecnica stanno ormai procedendo su una visione comune, una sorta di gentlemen agreement per non apportare troppe novità nel mondo dell'endurance ancora sotto choc per l'abbandono dell'Audi dalla classe maggiore. Il primo effetto di questa comunione di scopi è nel congelamento regolamentare per quanto riguarda le scocche dell'attuale normativa fino a tutto il 2019. Ciò significa che nei prossimi due anni la base delle vetture resterà la stessa e che i grandi cambiamenti avverranno a partire dal 2020 quando saranno introdotte molte novità al vaglio al momento nelle riunioni della commissione, dove assieme ai costruttori presenti e ai rappresentanti della Fia c'è anche un uomo della Peugeot.
Peugeot indecisa sul proprio futuro
Da quanto trapelato la Casa francese non ha ancora preso una decisione sul proprio futuro agonistico. La visione d'assieme di Peugeot circa le regola da applicare alle LMP1 è al momento divergente da quelle di Toyota e Porsche e rispecchia ciò che era già stato comunicato nel recente passato, ovvero una sorta di equivalenza tra vetture ibride e non ibride che passi dalla sostanziale riduzione del peso minimo e altre soluzioni. Questo comporterebbe però uno stravolgimento delle regole legate alla LMP1 che prevedono l'uso dell'ibrido solo per Case ufficiali, con divieto di vendita ai team, e di motore termico senza alcun tipo di ausilio alternativo per le LMP1 private che al momento vedono in pista la sola CLM del team ByKolles e in futuro Ginetta e BR-Dallara, quest' ultima ancora non presente nella commissione tecnica dei costruttori. In tal caso sarebbe molto difficile un proseguimento dell'avventura da parte della Porsche che al momento ha comunicato il proprio impegno fino a tutto il 2018, a differenza di Toyota che resterà anche nel 2019. Ma anche per i giapponesi che sull'ibrido hanno costruito gran parte della recente fortuna commerciale dei propri prodotti le proposte avanzate da Peugeot non stanno bene. Infine è escluso che dal 2020 i prototipi possano essere sostituiti da vetture GT spinte da propulsione ibridi.
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