Quartararo: "Rubare un record a Marquez è un premio extra per la pole"
Il pilota della Yamaha Petronas ha ottenuto la sua prima pole position in MotoGP, strappando il record di precocità a Marc Marquez.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Quando Fabio Quartararo è arrivato nel Mondiale nel 2015, molti lo hanno indicato come "nuovo Marquez". Il pilota di Nizza ha debuttato in Moto3 a 15 anni, dopo aver conquistato due titoli in Spagna, costringendo addirittura ad introdurre una deroga al regolamento per permettergli di correre nella serie iridata con un anno d'anticipo rispetto a quanto consentito.
Il suo debutto è stato spumeggiante, perché è subito salito sul podio alla seconda gara e alla quarta, a Jerez, ha firmato la pole position. Dal 2016, però, è diventato una meteora, che ha regalato solo qualche fiammata in Moto2 lo scorso anno, quindi in molti erano rimasti sorpresi dalla scelta della Yamaha di scommettere su un pilota che aveva ottenuto una sola vittoria nel Mondiale in carriera.
Tuttavia, il tempo sembra aver dato ragione alla Casa di Iwata. "El Diablo" ha brillato nelle pre-campionato e si è qualificato nella top 10 in tutte le gare della stagione finora, ottenendo due top 10 anche in gara, che lo hanno portato in vetta alla classifica rookie.
La pole arrivata a Jerez però ha superato ogni più rosea aspettativa. Il francese è riuscito a battere il compagno di squadra Morbidelli, che ha una moto più evoluta e più esperienza, ottenendo anche un premio in più: strappare il record della pole più giovane della storia a Marc Marquez.
"E' vero, è un premio in più" ha detto Quartararo. "Marc è il riferimento della MotoGP, ha un vantaggio rispetto a tutti, quindi riuscire a fare un tempo migliore del suo è un'ottima cosa".
Marquez aveva 20 anni e 68 giorni quando ha conquistato la pole position nel suo secondo GP in MotoGP, ad Austin. Fabio ha avuto bisogno di 48 giorni in meno, ma di due gare in più. Tuttavia, il francese non vuole perdere la calma dopo questo risultato, sebbene sia uno dei piloti con il ritmo migliore in vista della gara di domani.
"Mi vedo abbastanza bene. Ho provato per la prima volta la MotoGP con le gomme dure ed ho fatto un buon ritmo. Nel complesso, è andata bene anche con le medie e le morbide. Sicuramente non ho il ritmo di Marc, ma l'obiettivo è lo stesso, essere nella top 10. Non voglio pensare al podio. Fino a metà stagione voglio fare sempre top 7. Se facciamo di più, tanto meglio, ma non possiamo pensare di avere come obiettivo fisso stare nei primi cinque" ha concluso.
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