Sono stati tre giorni intensi quelli che la
Suzuki ha vissuto sul tracciato di
Barcellona, dove ha portato avanti lo sviluppo della sua nuova
MotoGp. Dopo aver completato insieme agli altri team la giornata di test collettivi di lunedì, la squadra ufficiale della Casa di Hamamatsu è rimasta sul tracciato catalano per altri due giorni.
Il piano di lavoro è stato molto impegnativo ed infatti al collaudatore
Randy De Puniet è stato affiancato anche il giapponese
Takuya Tsuda. In effetti le cose da provare erano davvero parecchie: un nuovo motore, un'elettronica evoluta ed un telaio modificato rispetto a quello utilizzato nelle ultime uscite.
Non deve stupire, dunque, se
De Puniet alla fine ha messo insieme ben 200 tornate degli oltre 4,5 km dell'impianto alle porte di Barcellona, alle quali devono essere aggiunte poi le 103 di
Tsuda. Il miglior tempo assoluto è stato quello che il francese ha piazzato nel primo giorno in 1'43"683, quindi lontano di oltre due secondi rispetto al primato della
Honda di Marc Marquez.
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Non è stato un periodo semplice, perché negli ultimi test abbiamo avuto spesso a che fare con la pioggia. Ma era importante essere qui per capire il nostro potenziale in mezzo agli altri team della MotoGp: è evidente che abbiamo ancora tanto da lavorare sull'elettronica e che dobbiamo migliorare le nostre prestazioni" ha detto
De Puniet.
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Abbiamo testato molte cose nuove, sia a livello di elettronica che di motore e telaio. Devo dire che alcune soluzioni mi hanno dato un buon feeling, quindi credo che anche qui siamo riusciti a fare ancora un passo avanti. Speriamo di continuare così anche nei prossimi test che avremo a disposizione" ha aggiunto.
Ecco poi il bilancio finale del team principal
Davide Brivio: "
In tre giorni di test ci si aspetta di fare molto, ma alla fine non è mai abbastanza, soprattutto per noi che siamo in una fase di sviluppo. Randy ha voluto provare tutto insieme e vedere le reali prestazioni. Credo che abbiamo raccolto delle buone informazioni in vista dei prossimi impegni e per farlo abbiamo avuto anche il supporto aggiuntivo di Takuya Tsuda".
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Ho visto gli ingegneri contenti dei dati ottenuti qui, questo indica che abbiamo preso la direzione giusta per i prossimi sviluppi a livello di elettronica, telaio e motore. Era importante ottenere queste informazioni ora, perché abbiamo a disposizione parecchio tempo per lavorarci prima del prossimo test" ha concluso il manager italiano.
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