Doveva essere una pista favorevole alla
Honda, invece la
Yamaha ha tinto di blu la notte di
Losail, piazzando una strepitosa doppietta nella prima stagionale del
Mondiale MotoGp. Jorge Lorenzo si è programmato in modalità
"Martillo" e, proprio come dice anche questo nickname, si è messo subito davanti a tutti ed ha iniziato a martellare su un ritmo insostenibile per tutto il resto del gruppo, involandosi solitario verso un successo che non è mai stato messo in discussione.
Quella di
Valentino Rossi è stata invece una gara con due facce: deludente la prima, nella quale ha perso tantissimo terreno avendo troppo fretta nell'attaccare la
Ducati di Andrea Dovizioso, ma decisamente sorprendente la seconda, nella quale ha saputo risalire dal settimo fino al secondo posto con una serie di sorpassi davvero spettacolari.
Quando finalmente è riuscito a sbarazzarsi di
Stefan Bradl, il
"Dottore" pagava circa 4" nei confronti del terzetto composto dalle due
Honda ufficiali di Dani Pedrosa e Cal Crutchlow e dalla
Yamaha di Cal Crutchlow, ma poi ha iniziato a girare su tempi addirittura migliori rispetto a quelli di quel
Lorenzo che stava dominando la corsa e a sei giri dalla fine è riuscito a rincongiungersi al gruppetto.
Una tornata più tardi è riuscito a trovare subito il sorpasso ai danni del britannico della
Yamaha Tech 3, inducendolo anche ad un errore che lo ha costretto ad arrendersi a chiudere quinto. Nel frattempo davanti a lui
Marquez è riuscito a scavalcare
Pedrosa, del quale poi si è liberato anche
Valentino nello spazio di poche curve.
"El Cabronsito" invece si è rivelato un osso decisamente più duro: ha subito l'attacco di
Rossi a tre giri dal termine, ma gli ha risposto con una staccatona nel passaggio successivo. Quando poi il rivale della
Yamaha ha contrattaccato nuovamente non c'è stato più niente da fare per lui. Di certo però non si può lamentare per un piazzamento a podio all'esordio, soprattutto perchè si è messo dietro l'altra
RC213V di un veterano come
Pedrosa.
Detto poi del quarto posto di
"Camomillo" e del quinto di
Crutchlow, al sesto si è piazzato
Alvaro Bautista, che alla lunga è riuscito ad avere la meglio sulla
Ducati di "Dovipower" che, dopo una partenza promettente (è stato anche terzo all'inizio), con il passare dei giri ha visto il suo ritmo calare sempre di più, chiudendo con una ventina di secondi di ritardo, davanti all'altra
GP13 di Nicky Hayden. Dietro all'americano debutta con un nono posto
Andrea Iannone, che si è comunque tolto la soddisfazione di stare davanti ad un compagno più esperto come
Ben Spies.
Per quanto riguarda le
CRT, a spuntarla è stato ancora una volta
Aleix Espargaro, che ha piazzato la sua
ART-Aprilia all'11esimo posto assoluto precedendo il compagno di squadra
Randy De Puniet. Chiude sedicesima la
FTR-Kawasaki di Claudio Corti, mentre
Danilo Petrucci è stato costretto al ritiro con la sua
Suter-BMW. Gli altri ko, infine, hanno avuto per protagonisti
Stefan Bradl, Bradley Smith, Karel Abraham e Colin Edwards.
MotoGp - Losail - Gara
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