Aleix Espargaro: “Portimao al limite della sicurezza in MotoGP”
Alcuni piloti MotoGP esprimono la propria opinione sul Circuito di Portimao, in Portogallo, che sarà teatro dell’appuntamento conclusivo della stagione 2020. Secondo Aleix Espargaro sarà una pista al limite della sicurezza per i prototipi.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Motorsport.com aveva anticipato tempo fa che il Circuito dell’Algarve a Portimao sarebbe entrato nel calendario del 2020 ed è stato poi ufficializzato come 14esimo ed ultimo appuntamento di questa stagione. Se per il mondiale Superbike è una tappa fissa, per la MotoGP si tratterà della prima volta sul tracciato portoghese.
Chi conosce già questo tracciato fra i piloti dei prototipi è Cal Crutchlow, che lì ha corso quando era in Supersport prima ed in Superbike poi, dal 2008 al 2010. Il britannico afferma che per una moto da 600cc è la miglior pista del mondo, ma per le moto più grandi si tratta di un’altra storia.
Il portacolori LCR esprime la sua opinione a riguardo: “Ho esperienza a Portimao, ma si tratta di 11 anni fa. Per una Supersport era incredibile, era la miglior pista del mondo. Ma con la Superbike e con una MotoGP è una storia completamente diversa. È un appuntamento che aspetto perché, da come dicono, verrà riasfaltato e questa cosa è fantastica”.
“È bellissimo anche che il Portogallo e Portimao stiano investendo per portare lì la Formula 1 e la MotoGP fare in modo di far risorgere la pista. ad ogni modo non penso che la mia esperienza su questa pista faccia la differenza, perché i piloti imparano a conoscere i tracciati immediatamente. Solo che questa è una pista difficile da imparare, sicuramente non vediamo l’ora di andare, è un bel posto”.
Aleix Espargaro ha girato a Portimao lo scorso giugno con una moto di serie insieme ad Alex Rins ed Albert Arenas. Il pilota Aprilia sostiene l’opinione di Crutchlow, aggiungendo che i saliscendi della pista porteranno al limite la sicurezza della MotoGP. “Ho guidato un’Aprilia da strada e ho trascorso le prime due ore a provare a conoscere completamente la pista. Non mi è mai successo in tutta la mia vita. Ricordo che quando ho corso in Argentina per la prima volta, dopo due giri conoscevo già la pista, i riferimenti per le frenate”.
“Inoltre, il resto delle nuove piste non era difficile da imparare – prosegue Espargaro – ma a Portimao era veramente complicato capire dove accelerare, dove frenare. E giravo con una moto da strada! Ricordo che quando sono arrivato, Rins e Arenas erano lì già da due giorni ed io ero due secondi più lento. Non sono stato in grado di seguirli in alcun modo durante la prima giornata. Il secondo giorno invece ho iniziato ad andare più veloce. È una pista molto divertente. Non direi pericolosa, ma è al limite per la MotoGP per i saliscendi molto aggressivi. Le installazioni invece sono tra le migliori che abbia mai visto in tutta la mia carriera, sono incredibili”.
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