Doccia fredda per
Will Power: dopo aver dominato il campionato per tutta la stagione, alla fine l'australiano si è infatti dovuto inchinare a sua maestà
Dario Franchitti, che è andato a conquistare il suo terzo titolo nelle ultime quattro stagioni della
Indycar.
Lo scozzese ha condotto la gara di
Homestead per la maggior parte della sua durata, ma alla fine gli è bastato l'ottavo posto per laurearsi campione, visto che il suo rivale è finito a muro al 134esimo giro, danneggiando la sospensione posteriore destra e finendo per essere costretto al ritiro.
A quel punto
Franchitti non ha più badato a provare a vincere la corsa, ma solo a non prendere rischi inutili e a portare a casa i punti necessari per la conquista del titolo. A regalare una giornata da sogno alla
Ganassi Racing ci ha pensato comunque
Scott Dixon, che alla vittoria del campionato ha aggiunto anche quella nel round della Florida.
Quest'ultimo è stato bravissimo a fare subito il vuoto alle sue spalle in occasione dell'ultimo restart della corsa, seguito all'ingresso della safety car dovuto all'incidente di
Milka Duno. Incidente che lo ha anche favorito, visto che il precedente leader
Ryan Briscoe aveva fatto il suo pit conclusivo proprio un paio di giri prima dell'incidente della ragazza venezuelana, relegandolo poi al quarto posto finale.
Per una ragazza in difficoltà, un'altra però ha saputo prendere la palla al balzo: alle spalle di
Dixon si è infatti piazzata
Danica Patrick, protagonista di un gran bel duello con il compagno di squadra
Tony Kanaan. La top five invece è completata dall'altra
Penske di
Helio Castroneves.
La classifica finale del campionato (primi dieci): 1. Franchitti 602; 2. Power 597; 3. Dixon 547; 4. Castroneves 531; 5. Briscoe 482; 6. Kanaan 453; 7. Hunter-Reay 445; 8. Andretti 392; 9. Wheldon 388; 10. Patrick 367.
Indycar - Homestead - Gara
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