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Il test: ecco l'Opel Corsa più veloce di tutti i tempi

Si chiama OPC Nürburgring Edition la sorprendente piccola tedesca provata a Modena

OmniCorse.it apre anche al prodotto. Senza tradire la sua filosofia e sconfinare in campi che non gli sono propri e che lasciamo alla competenza dei colleghi di OmniAuto.it. L'intenzione è di spalancare una finestra mensile sul mercato dell'auto, selezionando quei modelli che hanno una smaccata impronta sportiva. PROVEREMO LE SPORTIVE Nei cataloghi delle Case l'offerta di modelli speciali che potrebbero essere delle prefigurazioni di macchine da competizione cresce: ci sono versioni sportive che completano gamme di prodotto sempre più ampie e ricche. Spesso sono serie limitate, esercizi di stile che esprimono la voglia di un costruttore di mettersi in gioco, trovando nella contaminazione delle corse le motivazioni ideali per spingersi oltre un certo tipo di sviluppo. Dove le prestazioni si coniugano con la ricerca esasperata degli adeguati contenuti di sicurezza. OPEL CORSA OPC NÜRBURGRING E così si scopre che c'è un pubblico molto selezionato ed esigente che apprezza certe scelte soluzioni tecniche estreme e la cura quasi maniacale di certi particolari, ma senza cadere nella tentazione del fai da te, del tuning da "apprendisti stregoni". L'idea di OmniCorse.it è di provare queste realizzazioni così speciali che le Case mettono in catalogo. Per aprire questa rubrica abbiamo volutamente puntato sulla Opel Corsa OPC Nürburgring, una vettura che è la summa di tutte le caratteristiche che abbiamo evidenziato prima. SVILUPPATA AL NORDSCHLEIFE Abbiamo scelto la piccola “bomba” di Russelsheim per tre ragioni specifiche: primo, è stata sviluppata sul Nordschleife, il circuito mitico del Nürburgring da cui prende il nome: su questo tracciato di oltre 24 km la Opel esegue la messa a punto dei modelli OPC in una serie di test specifici di 10 mila chilometri. Secondo, gli ingegneri dell'Opel Performance Center (questa è la declinazione completa dell'acronimo OPC) hanno dato sfogo a soluzioni tecniche che valgono ben più dei 24.650 euro necessari ad aggiudicarsi uno dei 500 modelli di questa serie molto esclusiva: avendo più mano libera hanno interpretato la Corsa Nürburgring Edition come un esercizio che lascerebbe presupporre un logico impegno agonistico futuro. REQUISITI DI SICUREZZA Terzo, i requisiti di sicurezza di questa Opel sono in linea con le prestazioni degne di una piccola macchina da... Corsa. Abbiamo avuto l'opportunità di valutare la versione Ring su tutti i terreni, girando in città (è come tenere un leone al guinzaglio), in autostrada, ma è in circuito che si possono esaltare le qualità nemmeno troppo nascoste della piccola tedesca. Abbiamo scelto l'Autodromo di Modena come ideale terreno di prova, per il percorso molto guidato che ha messo a dura prova le doti della Corsa OPC Nürburgring Edition. DESIGN MOLTO AGGRESSIVO L'aspetto è molto aggressivo, ma il design mantiene una pulizia di linee che ne connota uno studio anche in galleria del vento. La ricerca del carico non è stata pagata con soluzioni pacchiane, anzi. Lo splitter anteriore si integra nelle forme del muso, così come lo spoiler non sporca il posteriore, ma si armonizza con codolini allargati e minigonne laterali. Più appariscenti sono il doppio scarico in acciaio inossidabile che riduce la contropressione e che è ben inserito nel profilo estrattore nero; i cerchi in lega da 18 pollici, a 10 razze, di colore grigio brillante che lasciano in bella mostra le pinze Brembo a quattro pompanti e i dischi maggiorati; le gomme ultra-ribassate 225/35 R18. A impreziosire il tutto c'è il logo Nürburgring sui montanti centrali e sul battitacco. DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE A completare il pacchetto di componenti al top ci sono ammortizzatori e molle Bilstein che permettono di ribassare l'assetto di 20 mm all'anteriore e 15 mm al posteriore, e il differenziale autobloccante meccanico a dischi multipli sull’asse anteriore, certamente un must della Corsa OPC Nürburgring. SEDILE RECARO A GUSCIO Gli interni sono curati: eccellenti i sedili Recaro a guscio, perfettamente contenitivi. Il volante è rivestito in pelle traforata con un inserto laccato nero. La leva del cambio è corta ma a portata di mano e la pedaliera sportiva in alluminio. I contenuti sono quelli di una macchina da corsa, per quanto sia omologata per l'uso su strada. CORSA PIU' POTENTE PRODOTTA Alla messa in moto stupisce l'estrema silenziosità del quattro cilindri Ecotec 1.6 litri turbo. Al minimo quasi non si sente, ma basta accarezzare il pedale dell'acceleratore per cogliere un borbottio che promette emozioni. Sotto al cofano anteriore si celano 210 CV e una coppia massima di 280 Nm, grazie al certosino lavoro dei tecnici OPC su elettronica e turbina. Vale la pena ricordare che questa è la Corsa più potente mai prodotta. E bisogna ricordarselo su strada perché le prestazioni schizzano in un attimo oltre i limiti, per quanto non si abbia la sensazione di andare forte! Del resto l'accelerazione è fulminante: da 0 a 100 km/h si arriva in soli 6”8 secondi e si può raggiungere una velocità massima di 230 km orari. TEST ALL'AUTODROMO DI MODENA Non è un “giocattolo” per giovani alle prime armi, ma è un'auto sincera e sicura con una soglia del limite molto alto per cui ad un certo punto diventa impegnativa. E la capacità di tenuta non è dovuta alla macchina, ma a chi la guida. Per apprezzarla appieno è giusto andare all'Autodromo di Modena, perché nel traffico ci vuole sempre una guida responsabile, altrimenti si rischia l'istigazione a... delinquere. UN MASSAGGIO ALLA SCHIENA Fra i pregi non si può certo esaltare il confort: l'assetto è molto rigido e con le gomme ultra-ribassate ogni asperità dell'asfalto si traduce al volante e alla colonna vertrebrale di chi guida, in una sorta di “massaggio”. È il prezzo che bisogna pagare per una macchina che ha il DNA da corsa: ma quando le altre Corsa inizierebbero ad andare in crisi per il sottostezo, la OPC Nürburgring si esalta. C'E' L'ARMA SEGRETA Il rollio è molto contenuto e il comportamento nello stretto sembra quello di un kart: nel tratto più guidato dell'Autodromo di Modena si riesce sempre ad andare in corda con facilità, disegnando traiettorie ideali, non condizionate dal sottosterzo endemico di tutte le trazioni anteriori. La ragione? È molto semplice: perché interviene l'arma segreta. Il differenziale che, trasferisce la coppia fino al 40% da una ruota all’altra, richiama il muso verso l'interno della curva, accentuando l'effetto quanto più si ha il coraggio di pestare il piede sull'acceleratore. E l'inserimento in curva è una delle caratteristiche che fanno amare subito questa piccola tedesca. LA DANZA CON POCO ANGOLO DI STERZO È molto bello scoprire che si possono percorrere sequenze di curve con un ridottissimo angolo di sterzo e con una prontezza di reazione esaltante. Sarebbe fantastica per le prove speciali dei rally! L'importante è tenere conto dello sforzo a cui si sottopongono le gomme: dopo un po' è inevitabile che diventino più scivolose, per cui non aspettatevi lo stess grip. Quando cominciano a fischiare basta lasciarle riposare un poco per riprendere la... danza. STACCATE SEMPRE PERFETTE La frenata è eccellente: l'impianto Brembo è fin sovradimensionato per cui non va mai in crisi. Le pinze a quattro pompanti anteriori permettono staccata molto decise nei trasferimenti di carico. Conviene dare un calcio iniziale sul pedale e poi modulare la frenata. Meglio iniziare la manovra a ruote dritte, essendo una vettura a passo molto corto, perché in questa condizione si sente l'assetto leggermente picchiato, ma non ha reazioni impreviste. NEI CURVONI IL DIETRO STA GIU' Non preoccupatevi del posteriore che segue sempre la linea dettata dall'anteriore, pur muovendosi un po'. Il massimo della soddisfazione la si vive nel doppio curvone finale che si raccorda in un'unica traiettoria: la OPC Nürburgring rivela una tenuta laterale fantastica permettendo di sfruttare l'elasticità del motore che sprigiona i 210 CV. PROGRESSIONE INEBRIANTE Se non volete sentirla borbottare conviene restare oltre i 3500 giri: quando il quattro cilindri 1.6 litri è in coppia e il turbo è in tiro non si sentono buchi di potenza, ma la progressione dei cavalli è tale da non avere cadute fino alla soglia del limitatore di giri. I tecnici OPC hanno fatto un grande lavoro perché questo propulsore comincia a spingere molto in basso e associa una buona coppia a doti di allungo davvero speciali, che portano a toccare i 200 km/h anche su un rettilineo, comunque breve, come quello di Modena. CI VUOLE PRECISIONE COL CAMBIO Le cambiate sono rapide e puntuali: attenzione, però, perché bisogna essere molto precisi nei passaggi in terza e quarta. La sensazione è che le sei marce siano state impaccate nella scatola della trasmissione, per cui i movimenti devono essere puntuali, altrimenti dalla terza si rischia di infilare per sbaglio la sesta. Ma basta prenderci la... mano per evitare di ripetere l'errore. BENZINA SUPER PLUS Un'ultima annotazione: ricordatevi di fare il pieno con benzina da 100 ottani. La centralina elettronica è stata mappata per sfruttare il carburante Plus più adatto al motore ad alte prestazioni. Se vi sbagliate, non preoccupatevi nel sentire dei vuoti al minimo. Fermatevi subito ad un distributore per un rabbocco. Del resto se si vogliono le prestazioni magiche della Opel Corsa OPC Nürburgring edition, bisogna mettere nel conto che i pit stop dal benzinaio siano più frequenti... PICCOLO RAMMARICO Non vedremo la Nürburgring edition in pista: i tecnici della Opel hanno voluto dimostrare che sono in grado di omologare per l'uso stradale un piccola “bomba” con le carateristiche di una macchina da corsa, rivelando quale sia il know how tecnologico raggiunto a Russelsheim. Ed è un peccato perché si sarebbero tolti delle belle soddisfazioni vincendo nelle classi più piccole dei campionati turismo...

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