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Jolyon Palmer si prende gara e titolo a Sochi

Sfortunatissimo Vandoorne che ha visto andare in fumo una gara dominata per l'ingresso della safety car

Mancano ancora tre gare (la seconda di Sochi e le due di Abu Dhabi), ma sulla stagione 2014 della GP2 possono già calare i titoli di coda: Jolyon Palmer si è infatti laureato campione con largo anticipo, conquistando la sua quarta vittoria stagionale, ma soprattutto il 19esimo risultato utile consecutivo in altrettante gare.

Un percorso che lo rendeva difficilmente battibile in questa stagione, anche se forse oggi va detto che la direzione gara gli ha dato una bella mano sia per il successo della Feature Race che per chiudere i giochi. Il suo principale antagonista Felipe Nasr ha dovuto infatti fare i conti con un doppio drive through: il primo per aver tratto vantaggio andando oltre i limiti della pista (anche se dalle immagini non sembra aver guadagnato posizioni). Il secondo poi per una cattiva gestione da parte della Carlin, che lo ha fatto rientrare per la penalità quando c'era in pista la safety car. Alla fine quindi per lui c'è stato solo un "inutile" 18esimo posto.

E proprio la safety car è stata l'altro grande aiuto arrivato per Palmer: il figlio d'arte, che era secondo nelle prime fasi della corsa, aveva già sostituito le gomme quando la vettura di Stefano Coletti è rimasta ferma in pista con i commissari che non riuscivano a rimuoverla. Ad avere la peggio è stato invece il leader Stoffel Vandoorne, che è stato avvisato troppo tardi dal muretto della ART Grand Prix e quindi è stato costretto a rimanere in pista dietro alla vettura staffetta.

Alla ripartenza il belga del programma giovani McLaren ha provato con tutte le sue forze a fare il vuoto alle sue spalle, ma quando a pochi passaggi dal termine è stato costretto a rientrare ai box per il cambio gomme obbligatorio è scivolato fino alla quinta posizione, permettendo a Palmer di ritrovarsi in testa alla classifica. A quel punto Jolyon non ha dovuto fare altro che proteggersi le spalle dal ritorno di Mitch Evans, che però non si è mai avvicinato abbastanza da tentare un attacco.

Sul terzo gradino del podio è salito Raffaele Marciello, anche lui favorito dall'aver anticipato la sua sosta. Il portacolori della Racing Engineering era finito anche sotto investigazione per un sorpasso un po' al limite con Charles Pic. L'indagine si è risolta comunque senza sanzioni e quindi l'italiano ha potuto dedicare un bel risultato all'amico Jules Bianchi, come lui membro della Ferrari Driver Academy.

Dietro a "Lello" c'è proprio Pic, che nel finale si è dovuto difendere dal ritorno rabbioso di Vandoorne, ma è buono anche il sesto posto finale di Andre Negrao. Peccato invece per dei protagonisti inattesi come Takuya Izawa e Tio Ellinas, che erano stati tra i primi ma anche loro sono stati traditi dall'ingresso della safety car, precipitando nelle posizioni di rincalzo.

GP2 - Sochi - Gara 1

GP2 - Classifica campionato

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