Mancano appena tre settimane al
Gp del Bahrein e, nonostante gli organizzatori e
Bernie Ecclestone continuino a manifestare grande fiducia riguardo al suo regolare svolgimento, a quanto pare all'interno del paese gli scontri si starebbero facendo sempre più pesanti, con i manifestanti che continuano a ribadire la loro contrarietà all'arrivo della
Formula 1.
Negli scontri di
venerdì ha perso la vita un ragazzo di 22 anni. La cosa grave è che pare che il giovane sia stato ucciso con un colpo di pistola perchè tentava di documentare il lancio dei lacrimogeni sui manifestanti da parte dei militari. Al momento il governo smentisce questa ipotesi, dicendo di essere alla ricerca dei responsabili, ma la famiglia si rifiuta di firmare il certificato di morte se non avrà giustizia. Situazione che secondo le autorità può infiammare ulteriormente gli animi.
Inoltre
Nabeel Rajab, presidente del
Bahrein Centre for Human Rights è stato arrestato per le sue dichiarazioni della scorsa settimana, con le quali aveva detto che l'intenzione della sua organizzazione era di approfittare del Gp e della massiccia presenza di giornalisti per intensificare la protesta.
Senza contare poi le immagini piuttosto crude e relative agli scontri e ai feriti che stanno cominciando a comparire su
Twitter. Insomma, la sensazione è che ancora una volta il calendario della Formula 1 potrebbe subire una modifica, perchè difficilmente le squadre si recheranno a
Sakhir se il clima è questo...
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