Ricciardo: "Test più normali dopo l'anomalia del 2019"
Daniel Ricciardo ha detto di sentirsi al meglio con la Renault adesso, dopo aver ammesso di aver nascosto le sue vere sensazioni lo scorso anno per evitare di creare il caos tra gli ingegneri.
Daniel Ricciardo, Renault R.S.20
Steven Tee / Motorsport Images
Dopo un incoraggiante primo contatto con la Renault R.S.20 a Barcellona, questa settimana, Ricciardo ha spiegato che una delle differenze più grandi rispetto al 2019 è che si sente in grado di guidare lo sviluppo nella direzione giusta.
Quando gli è stato chiesto da Motorsport.com quanto fosse diverso far parte del team da un anno dopo il suo addio alla Red Bull, Daniel ha detto: "Penso che quest'anno sia tutto molto più normale".
"Penso che l'anno scorso, cambiando team e cercando di dare più feedback possibile, ma anche di non creare caos nel cervello degli ingegneri, forse ho mediato troppo le cose".
"Ho cercato di essere intelligente con il mio modo di trasmettere le informazioni e non entrare nel box facendo subito tanto 'rumore'".
"Penso che quest'anno sia tutto più simile a quando facevo i test con la Red Bull. L'anno scorso è stata un'anomalia. E' questa la differenza".
Ricciardo poi ha spiegato che il fatto di essere riuscito ad abbassare rapidamente i tempi fin dai primi giri con la nuova vettura, è stato molto incoraggiante.
"Penso che il mio secondo giro nella giornata di ieri sia stato un 1'19"0 o qualcosa del genere, quindi siamo andati sotto all'1'20" molto rapidamente" ha detto. "Ora c'era anche un po' di familiarità in più, essendo al secondo anno con la squadra, ma sicuramente la prima impressione è stata buona".
"Sia per quanto riguarda il livello di grip che a livello di lavoro di gruppo, è stato tutto più semplice di quanto mi ricordassi l'anno scorso".
"Ma suppongo che ora, quando si inizia a cercare quel mezzo secondo in più, è lì che inizieremo a capire di cosa è capace la vettura. Ma l'idea iniziale è che ci sia stato un miglioramento".
Qualche problemino tecnico ha limitato il chilometraggio di Ricciardo nella seconda giornata di test, ma l'australiano ha spiegato che si trattava di dettagli legati al design della nuova vettura.
"Senza entrare troppo nei dettagli, penso che la carrozzeria e questo tipo di cose sono delicate" ha detto. "Quindi cambiare queste cose, richiedere un po' di tempo".
"Ogni singola modifica deve essere fatta con grande cura. Quindi è normale che ci voglia del tempo a prendere le misure a tutti i piccoli cambiamenti".
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