Non sembra esserci pace per la macchina organizzativa del
Gp degli Stati Uniti di Formula 1. Il nuovo intoppo per i promoter della gara di
Austin potrebbe arrivare dal loro ex socio
Tavo Hellmund, che sembrerebbe intenzionato ad intentare causa contro
Bobby Epstein e Red McCombs, maggiori azionisti del tracciato texano, e contro gli altri investitori coinvolti nell'evento.
Hellmund, infatti, avrebbe dovuto essere il promoter della corsa, ma è stato estromesso dall'organizzazione dopo un'accesa contesa con
Bernie Ecclestone legata ai termini contrattuali, che aveva addirittura rischiato di far saltare il Gp. La situazione poi è rientrata proprio grazie all'esclusione della
Full Throttle Promotion, ovvero la società di Hellmund, e alla garanzia che ad occuparsi della promozione del weekend di gara sarebbe stata direttamente la proprietà dell'autodromo texano.
Stando a quanto riporta l'
Austin Statesman, Hellmund non ha intenzione di chiedere dei danni per l'accaduto, ma in realtà vorrebbe solo far valere il contratto che aveva stipulato con la dirigenza di
Austin, che prevedeva una buona uscita nel caso di una rottura anticipata dell'accordo ed un compenso di 500.000 dollari all'anno per i prossimi dieci anni.
Ad
Austin però non sembrano troppo preoccupati: "
Il signor Hellmund sta provando a giocarsi tutte le sue carte. I fatti però dicono che lui non ha rispettato il suo contratto con la Formula 1, quindi si può dire la stessa cosa anche nei nostri confronti" ha spiegato Epstein.
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