Leclerc: "Nel 2019 l'Austria fu il punto di svolta per me"
La F1 inizia il Mondiale 2020 sulla pista che per Leclerc fu nel 2019 il punto in cui capì di poter dare molto di più al volante della Ferrari nella seconda parte di stagione. "Non vedo l'ora di guidare la SF1000", ha detto il monegasco.
Foto di: Ferrari
Dopo tante settimane a mostrare le proprie abilità con i simulatori nelle simrace e a divertirsi in attesa di tornare a correre realmente, per Charles Leclerc e la Ferrari è finalmente giunto il momento di fare sul serio.
Leclerc, dunque, ha smesso i panni e la fascetta che ha usato sul simulatore di casa - dove, per altro, ha corso anche la 24 Ore di Le Mans Virtual - per indossare il suo casco. Ha avuto modo di riprendere confidenza con la pista facendo un giorno di test con la SF71H al Mugello, ma anche di girare per pochi chilometri, per di più per le strade di Maranello, con la SF1000 con cui inizierà la stagione 2020 in questo fine settimana al Red Bull Ring.
"Il circuito austriaco è molto bello, con tanti cambi di pendenza ed è bello ripartire proprio da lì, anche se non potremo contare sul sostegno dei nostri tifosi", ha dichiarato Leclerc alla vigilia del primo fine settimana di gara del 2020 di F1.
"In questo lungo periodo di lockdown ho alternato la preparazione atletica con le sfide virtuali al volante del mio simulatore divertendomi insieme ad altri piloti e, credo, facendo divertire chi ci ha seguito da casa".
"La scorsa settimana al Mugello abbiamo ripreso confidenza con una vettura di Formula 1 e devo dire che è stato estremamente piacevole rimettersi al volante di una macchina reale".
Charles ha poi terminato ricordando con estremo piacere il GP d'Ausrtia dello scorso anno, perché fu l'evento in cui riuscì a capire quanto avrebbe potuto sfruttare la sua Rossa. Quello, poi, fu il punto di partenza che lo portò a conquistare i GP del Belgio e d'Italia, diventando subito un beniamino dei tifosi della Ferrari.
"La gara dell'Austria dell’anno scorso per me è stata un eye-opener perché mi ha fatto capire quanto potevo essere aggressivo in macchina e questo mi ha permesso di vivere duelli molto intensi nella seconda parte della stagione. Non vedo l'ora di calarmi nell'abitacolo della mia SF1000".
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