F1 | Alfa Romeo: meno ispirazione Ferrari, nella metamorfosi Audi
La squadra di Hinwil a Barcellona cerca di scoprire l'effettivo potenziale del pacchetto di novità che sono state introdotte a Monte Carlo. Su un tracciato più rappresentativo come Montmelò i tecnici di Monchaux vorranno capire se la C43 sarà in grado di fare un salto di qualità per consentire al team elvetico di tornare in zona punti. E' sempre più palese l'allontanamento dai dettami del Cavallino verso un'autonomia tecnica che porterà alla gestione Audi nel 2026.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
L’Alfa Romeo per il terzo GP di fila non è andata a punti: un obiettivo mancato in quattro appuntamenti dei sei disputati. La squadra di Hinwil è ottava nella classifica del mondiale Costruttori e le prestazioni di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou non sono certo in linea con le aspettative della Casa del Biscione.
A Monte Carlo il team diretto da Alessandro Alunni Bravi ha portato un pacchetto consistente di novità tecniche: escludendo quelle che erano state pensate per adeguare la C43 al tracciato cittadino del Principato, si sono viste apparire quelle che avrebbero debuttato a Imola se il GP dell’Emilia Romagna non fosse stato cancellato per l’alluvione.
A distanza di una settimana sarà interessante capire a Barcellona quale sia effettivamente il potenziale Alfa Romeo: su una pista rappresentativa come quella di Montmelò, lo staff di Jan Monchaux potrà valutare quale potrà essere la portata effettiva delle novità: il fondo è stato ridisegnato con l’ambizione di migliorare le prestazioni della C43, così come sono state modificate le cover in carbonio della sospensione posteriore a schema push rod. La funzione ovviamente è di natura aerodinamica per orientare i flussi in modo da aumentare la deportanza e rendere più efficiente la beam wing.
L’immagine di Giorgio Piola colta nei box di Barcellona mostra anche il corner posteriore aperto che, senza i cestelli, evidenzia i nuovi condotti dei freni e, soprattutto, ci mette in evidenza i pacchi radianti che sono a sandwich con ben quattro elementi sovrapposti, con uno scambio termico adeguato al raffreddamento della power unit Ferrari 066/7.
Questo scatto fa risaltare come stia venendo meno la matrice del Cavallino e la squadra di Hinwil sia sempre meno un team clienti della Ferrari, per affermare con il passare del tempo una più radicata autonomia tecnica in vista del passaggio da Alfa Romeo ad Audi.
La C43, infatti, dispone di una propria scatola del cambio e di una sospensione posteriore a schema push rod che va in antitesi con le scelte di Maranello. Anche la configurazione delle pance spioventi rappresentano uno strappo con l’orientamento indicato dalla Gestione Sportiva, mentre il filone è stato seguito pedissequamente dalla Haas.
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