Peterhansel: "A 20 km dalla fine avevo una sospensione KO!"
Peterhansel è riuscito a chiudere la Tappa 7 nonostante la rottura di un braccetto di una sospensione posteriore. E' ancora leader della classifica generale Auto ed è anche riuscito ad aumentare il suo vantaggio su Al-Attiyah.
Foto di: A.S.O.
Per finire una gara come la Dakar, sono necessari 3 fattori: esperienza, velocità e fortuna. Nel corso della settima tappa l'equipaggio leader della classifica Auto, quello formato da Peterhansel e Boulanger, il terzo fattore elencato poco sopra ha fatto la differenza.
Nel corso della tappa odierna, la prima parte della Marathon, Peterhansel ha rotto una ruota poi, a 20 chilometri dalla fine della prova, è successo altro. Sul buggy MINI John Cooper Works del francese si è rotto il braccetto di una sospensione posteriore, ma Stéphane si è accorto di ciò solo una volta arrivato al bivacco.
"Oggi siamo stati davvero molto fortunati", ha dichiarato Peterhansel. "Abbiamo avuto 2 problemi che avrebbero potuto costarci davvero tanto. A inizio tappa abbiamo colpito qualcosa, è stato un impatto molto violento e abbiamo rotto una ruota e abbiamo comunque perso circa 5 minuti".
"Una volta sostituita la ruota siamo ripartiti. Ma a 20 chilometri dalla fine della tappa la macchina sembrava davvero molto strana. Scivolava molto, per cui abbiamo finito la tappa andando davvero molto piano, a velocità di crociera".
"Arrivati al bivacco a Sakaka, abbiamo notato di aver rotto un braccetto di una sospensione e dobbiamo sostituirlo in vista della giornata di domani. Abbiamo dato una controllata generale alla macchina e abbiamo iniziato a lavorare in attesa del camion dell'assistenza, che porta le parti di ricambio. Una volta che il camion sarà arrivato, impiegheremo al massimo 30 minuti per riparare il guasto".
Peterhansel ha riconosciuto che la fortuna è stata dalla loro parte nella giornata di oggi. "Siamo stati molto fortunati perché se la rottura fosse avvenuta 100 chilometri prima della fine della tappa penso che avremmo faticato ad arrivare alla fine. Con 20 chilometri da fare, invece, siamo riusciti a gestire la macchina e a finire la tappa".
Peterhansel è riuscito a mantenere la leadership con 7'53" di vantaggio nei confronti di Al-Attiyah, suo diretto rivale per la vittoria finale.
"Abbiamo lasciato Ha'il con 6 minuti di vantaggio su Nasser e oggi abbiamo quasi 8 minuti su di lui, dunque siamo ancora davanti. Siamo fiduciosi perché, sebbene il gap sia minimo, continuiamo a mantenerlo. Siamo un po' frustrati per l'accaduto, ma onestamente siamo contenti di come sia andata perché se il danno fosse stato maggiore, la gara avrebbe potuto prendere una piega differente".
Nel corso degli ultimi 10 anni, la lotta per la vittoria nella categoria Auto è stata una questione a 3 proprio tra Peterhasel, Al-Attiyah e Sainz: "Noi 3 abbiamo la stessa mentalità, abbiamo la stessa determinazione. Da un lato non è normale che non ci siano nuovi piloti capaci di lottare con noi. Forse è il tipo di disciplina, ma non è normale, non credo lo sia. Siamo sempre più anziani e il nostro fisico risponde in maniera differente. Ma siamo ancora lì, cercando di vincere", ha concluso Peterhansel, che cerca la vittoria numero 14 alla Dakar della sua carriera.
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