Dakar, Moto, Tappa 5: Barreda suona la carica e torna a 7' dalla vetta

E' proprio vero che alla Dakar può sempre cambiare tutto nello spazio di un paio di giorni. Appena lunedì, Sam Sunderland sembrava lanciatissimo in testa alla corsa, mentre Joan Barreda viaggiava con quasi mezz'ora di ritardo dopo un clamoroso errore di navigazione.

Oggi la situazione si è completamente ribaltata, con il britannico della KTM che ieri è stato costretto al ritiro (ha accusato un forte dolore alla schiena atterrando male da un salto) e lo spagnolo della Honda che invece ha rilanciato pesantemente la sua candidatura per la vittoria finale.

"Bang Bang" si è imposto di forza nella quinta tappa, quella che conduceva da San Juan de Marcona ad Arequipa, firmando così la sua seconda affermazione in questa edizione e la 21esima in carriera alla Dakar.

Barreda ha vinto a modo suo, attaccando dall'inizio alla fine e comandando per tutti i 266 km cronometrati. Si è quindi presentato sul traguardo rifilando distacchi pesanti a tutti quanti: basta pensare che il diretto inseguitore Matthias Walkner si è beccato 10'26".

Ma soprattutto il leader Adrien van Beveren ha pagato 14'35" e questo vuol dire che lo spagnolo si è riportato a soli 7'33" dalla vetta ed a ridosso del podio, visto che ora occupa il quarto posto nella generale.

La battaglia al vertice però si è fatta sempre più calda, perché tra il francese della Yamaha e Barreda ci sono anche la Honda di Kevin Benavides (terzo di tappa a 12'20") e la KTM di Walkner, che pagano rispettivamente 1'00" e 1'14" sul leader. Ma sono almeno nove i piloti che possono avere ancora ambizioni di classifica.

In questo gruppetto ci sono la Yamaha di Xavier De Soultrait, quinto a 7'42" nella generale, davanti al rientrante Toby Price che si mantiene sempre ad una decina di minuti con la sua KTM. Nella poi la risalita di Antoine Meo, ora settimo a 12'12" dopo il quarto posto di tappa di ottenuto oggi.

E' stata invece una giornata storta per Pablo Quintanilla, perché il pilota della Husqvarna è precipitato dal secondo al nono posto, alle spalle anche del veterano Gerard Farres. Il cileno è incappato in una caduta, ma è riuscito a proseguire, pagando però 28'52" a fine tappa e arretrando così a 16'12" nella generale.

Così come è andata piuttosto male a Franco Caimi, perché l'argentino è caduto dopo appena 3 km ed ha danneggiato la sua Yamaha in maniera piuttosto evidente. Per lui si prospetta un distacco pesante, visto che al WP3 pagava già quasi 50', e quasi certamente l'addio alle posizioni di vertice.

Passo indietro anche per la Honda del cileno José Cornejo, oggi staccato di quasi mezz'ora ed arretrato al 12esimo posto. In ogni caso, la HRC lo ha "rimpiazzato" nella top 10, perché in decima posizione ora c'è lo statunitense Ricky Brabec.

Per quanto riguarda gli italiani, perde un paio di posizioni Alessandro Botturi, che resta il migliore pur arretrando al 22esimo posto, staccato di un'ora e 8 minuti dalla vetta.