La parabola di Mikkelsen: da pilota in rampa di lancio a escluso di lusso

Dalle stelle alle stalle. La parabola di Andreas Mikkelsen nel Mondiale Rally sembra in procinto di subire un'improvvisa e ripida discesa dopo una stagione che sembrava poter essere quella della definitiva consacrazione.

Il pilota norvegese ha conquistato due vittorie nel WRC 2016. La prima di queste è arrivata in Polonia, mentre la seconda nell'appuntamento conclusivo del Mondiale, il Rally d'Australia. Mikkelsen ha così dato il migliore degli addii alla Volkswagen, improvvisamente uscita dal WRC dopo quattro stagioni passate cannibalizzando ogni cosa.

Tutti e 8 i titoli in palio nelle ultime 4 stagioni sono finiti in bacheca ad Hannover, sede della Volkswagen Motorsport, ma il consiglio d'amministrazione di Wolfsburg ha deciso per la riduzione del budget dedicato alle corse e il conseguente addio al WRC.

A questo punto i tre piloti titolari - Sébastien Ogier, Jari-Matti Latvala e appunto Andreas Mikkelsen - si sono trovati a piedi a poco più di un mese dall'avvio del Mondiale 2017 e con pochi sedili a disposizione. Ogier ha trovato posto in M-Sport (dopo aver provato sia la Fiesta che la Toyota Yaris), Latvala proprio in Toyota.

Chi invece sembra destinato a dover recitare il ruolo della vittima di questa situazione è proprio Mikkelsen. Il norvegese era la seconda scelta di Wilson, qualora Ogier avesse declinato la sua offerta. Séb ha invece accettato, e Latvala ha avuto via libera di firmare con un team nipponico, ma formato completamente da piloti e il responsabile del progetto nati sotto bandiera finlandese.

Andreas è a piedi. E, francamente, è incredibile per quanto ha mostrato nelle ultime due stagioni, per la crescita che ha avuto e la maturazione che l'ha portato a cogliere tre vittorie nel Mondiale in poco più di 12 mesi. Per lui c'è ancora un piccolo spiraglio: ovvero che Wilson - dopo Monte-Carlo - decida di metterlo in macchina per qualche gara mettendo "in panchina" Elfyn Evans.

Nel frattempo, il tempo si fa sempre più stretto ed Evans correrà con la terza Fiesta Plus nel Principato. E Mikkelsen rimarrà a seguire il rally sul divano di casa a meno di un possibile impiego nella Coppa del Mondo WRC che sarà svolta con vetture che hanno corso nel Mondiale 2016. Stesso discorso per un altro norvegese: Mads Ostberg, passato in appena 12 mesi da essere pilota titolare di Citroen Racing prima e di M-Sport poi, a scaricato.

Wilson ha preferito tornare sui suoi passi, quelli del 2015, richiamando il talentuoso ma troppo incline all'errore Ott Tanak, i più maturo Elfyn Evans con la ciliegina sulla torta rappresentata da Ogier. Mikkelsen e Ostberg dovranno così "riciclarsi" in breve tempo per correre anche il prossimo anno e non perdere l'abitudine alla guida. Potrebbe tornare loro utile nel corso del 2017 - come sembra dalle ultime notizie che arrivano dal versante di Ostberg - o, perché no, tra due stagioni.