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Intervista

Maturità Glickenhaus: "Il WEC è tosto, anche i nuovi soffriranno"

Intervista esclusiva con Marco Rossini, Project e Team Manager di Podium Advanced Technologies, che dal 2020 si è occupata di costruire e sviluppare la 007 LMH arrivando al podio assoluto a Le Mans, in una serie che non ti regala nulla.

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH of Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

Foto di: Paolo Belletti

La storia della Scuderia Cameron Glickenhaus (o Glickenhaus Racing, come è iscritta) nel FIA World Endurance Championship è sempre stata paragonata a Davide vs Golia.

Non è un mistero che la Hypercar del funambolico James Glickenhaus avesse davanti a sè una sfida impari contro le Toyota, in un campionato di livello globale dove nulla è regalato.

La 007 LMH è stata messa insieme e fatta crescere dall'inverno del 2020 per arrivare all'esordio nel 2021 grazie all'instancabile lavoro dei ragazzi di Podium Advanced Technologies, azienda con sede a Pont-Saint-Martin, che a Varano de' Melegari ha esposto nel paddock della Formula SAE il suo bolide, portato direttamente da Monza in Emilia con ancora i segni della... battaglia.

Motorsport.com ha potuto toccare con mano il mezzo nella nuova livrea azzurra e Marco Rossini, Project e Team Manager ha concesso questa esclusiva intervista che vi riportiamo, parlando delle difficoltà che comporta correre nel FIA WEC e dei passi da gigante compiuti in meno di due anni che hanno portato al podio assoluto alla 24h di Le Mans del giugno scorso.

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus SCG 007 LMH di Ryan Briscoe, Richard Westbrook, Franck Mailleux

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus SCG 007 LMH di Ryan Briscoe, Richard Westbrook, Franck Mailleux

Photo by: Marc Fleury

Unendo le gare fatte nel 2021 e 2022 praticamente è come se, ad oggi, aveste completato una stagione: qual è la vostra valutazione ad un anno dall'esordio?
"Tutto sommato credo che il giudizio generale sia abbastanza positivo, poi si può sempre crescere e ci sono tante cose che ancora si possono fare meglio. Non ultima l'uscita di Monza, ad esempio. Ma diciamo che non era scontato avere questo feeling dopo due anni".

Il vostro esordio era avvenuto quasi in punta di piedi...
"Diciamo che nessuno ci dava molto credito, ma anche noi dovevamo capire com'è il mondo del WEC, dove non ti viene regalato nulla. Se vogliamo usare un paragone, basta guardare come ha debuttato un colosso come Peugeot; di fatto è la dimostrazione che non contano solo i budget e i test, per cui rivalutiamo anche noi quanto facemmo a Portimão, che non fu troppo diverso dai francesi in Brianza".

Da Monza 2021 a Monza 2022: cosa è cambiato nell'arco di un anno, dove in mezzo avete fatto due 24h di Le Mans e gare dalle caratteristiche differenti come Sebring e Spa-Francorchamps?
"E' difficile fare una valutazione generale. L'anno scorso a Monza eravamo andati bene e si è manifestato un problema di durata dei freni, mentre quest'anno eravamo molto più competitivi, ma siamo stati fermati da un guasto al turbo. Nel 2021 diciamo che Monza fu una sorpresa anche per noi, quest'anno un po' di meno perché ci aspettavamo di giocarcela. Chiaro che non c'è mai una certezza fino a quando non vai in pista. A Sebring non eravamo lontani dalle Toyota, mentre Alpine era un po' fuori dagli schemi. A Spa sull'asciutto ci è mancata un po' di consistenza, sul bagnato eravamo messi bene. Le Mans fa storia a sé, diciamo che in generale siamo più maturi".

Cosa determina questa maturità?
"Abbiamo imparato tanto, partiamo anche da sicurezze maggiori sulla vettura conoscendola bene. C'è però la solita difficoltà del dover fare sempre qualcosa in più. Il primo anno l'obiettivo era finire le gare, nel 2022 se avessimo terminato quarti a Le Mans non sarebbe stato altrettanto soddisfacente".

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus SCG 007 LMH di Ryan Briscoe, Richard Westbrook, Franck Mailleux

#709 Glickenhaus Racing Glickenhaus SCG 007 LMH di Ryan Briscoe, Richard Westbrook, Franck Mailleux

Photo by: Paul Foster

E' arrivato il podio, un bel risultato del quale sarete contenti...
"Ed è stato bello, anche perché credo che di più fosse difficile fare. La #708 era riuscita a stare vicino alle Toyota fino all'incidente, magari si poteva sfruttare il problema della GR010 #7. La #708 fuori dai giochi non è un rimpianto, ma forse ci si poteva togliere la soddisfazione di inserirsi tra le giapponesi. Per cui il podio della #709 va benissimo, anche perché ci sono Case che hanno dovuto penare per anni prima di riuscirci, mentre altre nemmeno l'hanno mai raggiunto. Riassumendo, direi esperienza positiva, soprattutto per noi di Podium Advanced Technologies".

Prima hai citato la conoscenza della macchina: quante difficoltà avete avuto nel tirare fuori il meglio dalla 007 LMH?
"Quando progetti e costruisci tu una macchina pensi sempre di conoscerla. Però, fino a quando non sei in pista, non hai riferimenti e la comprensione di essa è una delle cose più difficili perché hai sempre il pensiero di essere più o meno a posto, di averla in mano sotto tutti gli aspetti. Se non hai problemi grossi, non è facile realizzare che non tutto sta andando come vorresti. La fase di progettazione è stata fatta molto bene, la vettura reagisce bene alle modifiche e non ci ha mai dato sorprese di guai strutturali gravi. E non credo che c'entri la fortuna, se il progetto è fatto bene".

Il fatto di avere un budget ridotto rispetto alla Toyota vi ha subito fatto apparire Davide vs Golia...
"E' vero, James Glickenhaus ha investito moltissime risorse. Ma rispetto ai rivali siamo ancora su due livelli di budget diversi, credo che la maggiore differenza sia rispecchiata dalle possibilità di provare, che non sempre significa andare in pista a girare, ma anche validare a casa sistemi altre cose. E non dimentichiamo che la Toyota quest'anno ha rifatto il pacchetto aerodinamico, cosa che è passata un po' in sordina, ma che non può essere sottovalutata".

#708 Glickenhaus Racing Glikenhaus 007 LMH Hypercar di Olivier Pla, Romain Dumas, Felipe Derani

#708 Glickenhaus Racing Glikenhaus 007 LMH Hypercar di Olivier Pla, Romain Dumas, Felipe Derani

Photo by: JEP / Motorsport Images

Spiegando a chi conosce meno il regolamento, su cosa potete intervenire quando la macchina è omologata?
"Più o meno su tutto, abbiamo a disposizione cinque gettoni e una ri-omologa nell'arco dei cinque anni. Puoi cambiare praticamente ogni cosa riguardo le prestazioni, se invece gli interventi sono per l'affidabilità, allora è tutto libero. Chiaramente se l'area di intervento va a influire anche sulla performance, come ad esempio il rifacimento dei radiatori e la relativa aerodinamica in caso di guasti al motore, probabilmente questi vengono contati come gettoni spesi".

Voi ne avete spesi?
"Qualcosa abbiamo usato, non diciamo quanti, ma alcuni interventi li abbiamo apportati".

La ri-omologa in cosa consiste?
"Si costruisce una macchina completamente nuova, l'omologa ha un numero preciso dell'ordine in cui viene effettuato. La Toyota ha LMH-01, noi siamo LMH-02, la Peugeot LMH-03, e si continua seguendo la numerazione. Poi il nome della vettura può cambiare o meno, ma quello è un aspetto che ha più un fine commerciale".

Quest'anno avete scelto di correre con una sola vettura, a parte a Le Mans. E' un vantaggio perché così concentrate meglio il lavoro, o uno svantaggio non avendo due punti di riferimento?
"Per me è uno svantaggio perché è sempre meglio lavorare con due mezzi che raccolgono dati. E anche con gli sviluppi e gli assetti, si dimezza il tempo. Con una macchina le operazioni sono più complesse e lunghe, in generale. Nel caso si manifestasse un problema, con due vetture potresti comunque portare avanti il lavoro, invece con una sei costretto a fermarti perdendo tempo".

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

Photo by: JEP / Motorsport Images

Coi piloti come vi state trovando? C'è un leader o tutti sono coinvolti allo stesso modo?
"I piloti sono il punto forte del programma, tutti e sei sono ottimi e coinvolti nella stessa maniera. Tra di loro non hanno problemi, è un bel gruppo e sono veloci. Non è scontato. E poi quando hai risorse limitate, è importante evitare errori stupidi e avere sempre la macchina intera, almeno fino al via della gara; anche questo non va sottovalutato, dato che siamo in pista con altre 40 auto, alcune guidate da piloti 'gentlemen'. Ma i nostri sono perfetti".

La stagione 2022 è finita o qualcosa farete ancora?
"Il Fuji lo salteremo, come già ufficializzato, mentre per il Bahrain stiamo valutando la presenza. E' a novembre quindi c'è tempo, ma sono ottimista".

In ottica 2023, nel WEC arrivano grandi Costruttori come Ferrari, Porsche, Cadillac e via dicendo; diventa Davide contro tanti Golia?
"O magari un grande Golia contro tanti Davide! A mio parere la Toyota continuerà ad essere leader e forse oggi è ancor più punto di riferimento di quanto già lo fosse prima. Perché alla fine è l'unico team che ha affrontato la transizione ed è rimasto qui da più tempo con le stesse persone. Altri invece hanno cambiato e arrivano partendo da zero, per cui le difficoltà sono grandi. Come dicevo prima, basta guardare l'esordio della Peugeot..."

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Pipo Derani

Photo by: JEP / Motorsport Images

Quindi voi potreste essere una potenziale seconda forza, almeno sulla carta?
"E' difficile da dire, ma arrivare al livello di Toyota come consistenza, stabilità e robustezza è dura. Noi abbiamo fatto un buonissimo lavoro, quelli che entreranno non penso partiranno da tanto più indietro. La Toyota ha avuto una continuità che nessuno può vantare: la squadra, i vertici e alcuni piloti sono lì da tantissimi anni, questo li porta ad essere lì, sbagliando e imparando in continuazione. E crescendo continuamente".

E' pur sempre una novità per tutti, può livellare le prestazioni tra loro questo aspetto?
"Macchina e categoria sono nuove per tutti, per noi a Portimão 2021 non era scontato partecipare e terminare senza prendere penalità. Non è poco, in una serie di alto livello com questa. Io penso che i nuovi saranno preparati, ma non è scontato che siano già ai livelli di Toyota. La Peugeot a Monza ha fatto i conti con tutto ciò, sicuramente non sono stupidi e sanno benissimo fare il loro lavoro, ma è evidente che non è un campionato che garantisce passeggiate".

Di fatto potete anche rivalutare molto il vostro livello e progetto...
"Esatto, anche se a noi fondamentalmente non cambia nulla. Lavoriamo tutti i giorni sulle nostre cose per risolvere i problemi che si manifestano, non abbiamo vinto ancora niente e quindi possiamo definirci contenti fino ad un certo punto. Ma non siamo stati demoliti a livello di immagine, il che è ottimo".

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Luis Felipe Derani

#708 Glickenhaus Racing Glickenhaus 007 LMH di Olivier Pla, Romain Dumas, Luis Felipe Derani

Photo by: Morgese / Gandolfi

Per il 2023 si iniziava a parlare anche di IMSA, state cominciando a pensare all'organizzazione per una eventuale partecipazione?
"Ad oggi non possiamo correre in IMSA per regolamento. E' un campionato molto interessante e bello, con le sue peculiarità. Non credo serva un approccio differente per via di regole o procedure, semplicemente queste rispecchiano il modo americano di correre. Ma come preparazione potrei dire che saremmo pronti a partire da zero come lo abbiamo fatto nel WEC. L'IMSA magari richiede un po' più di esperienza, ma dal punto di vista di conoscenze tecniche e capacità logistiche, che per noi segue perfettamente Joest Racing che ha vinto là con Mazda, saremo pronti. Una sfida grossa e diversa rispetto all'Europa, ma allo stesso tempo non ritengo che ci ponga un limite di fattibilità".

L'anno prossimo ci sarà anche la convergenza tra LMH e LMDh, come la vedi questa prospettiva?
"Personalmente penso che potremmo avere meno problemi noi rispetto ad altri team che non hanno mai preso in mano questi nuovi prototipi. Abbiamo due anni di esperienza con la nostra Hypercar, è un bel vantaggio".

Per concludere, una domanda scomoda d'obbligo: che posizione avete sul famigerato Balance of Performance?
"Del BoP non si dovrebbe mai parlare. E' una cosa che fa parte delle regole, le procedure sono note e funzionano così, ci si adegua e non si tratta un argomento che non spetta a noi discutere. Ognuno ha il suo punto di vista, ma come team non sta a noi prendere posizione in merito".

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