A fare gli onori di casa in occasione della conferenza stampa dei due piloti
Ducati al
Wrooom 2013 non poteva essere che l'Amministratore Delegato
Gabriele Del Torchio, che ha fatto il punto su quelli che sono stati gli obiettivi raggiunti nel 2012 e su quello che attende la Casa di Borgo Panigale nel 2013.
IL LEGAME CON WROOOM "
Questo Wrooom è davvero un qualcosa in più di un semplice evento di presentazione, fa parte della nostra filosofia di comunicazione con voi e devo dire che da 10 anni questa collaborazione con il title sponsor Philip Morris ci ha portato tanto. Gli siamo grati quindi per aver creduto in noi, nel potenziale della Ducati".
L'ARRIVO DI AUDI "
Il 2012 per la Ducati è stato un anno molto importante, di grandi cambiamenti: è iniziata un era nuova, perchè siamo entrati a far parte di Audi e quindi del Gruppo Volkswagen. Una tappa molto importante che dà solidità all'azienda e grande fiducia con cui guardare al futuro. Questo però non ci toglie il nostro orgoglio di portare nel mondo il marchio del Made in Italy, perchè la Ducati resterà un'azienda italiana, fortemente evocata a portare in giro per il mondo il vessillo tricolore".
UN 2012 STORICO DAL PUNTO DI VISTA AZIENDALE "
Il 2012 è stato un anno record per noi in termini di risultati aziendali. Abbiamo venduto molto di più dell'anno precedente ed è stato il migliore della nostra storia. Abbiamo generato importanti risorse di natura finanziaria, siamo entrati in nuovi mercati ancora più internazionali: oggi 9 moto su 10 prodotte a Borgo Panigale vengono vendute in tutti i mercati mondiali, quindi la nostra è diventata un'azienda davvero globale. Un anno eccellente da questo punto di vista".
MA NEGATIVO NELLE CORSE "
Purtroppo non è stata la stessa cosa nelle corse: l'attività sportiva non è andata bene. Il motto di casa nostra è non mollare mai e guardare al futuro con ottimismo. Per questo motivo abbiamo deciso di apportare un'importante ristrutturazione alla nostra squadra corse. Oggi ho il piacere di dare il benvenuto ufficiale a Bernhard Gobmeier, che è entrato a far parte del nostro team dall'8 di gennaio. Sono convinto che saprà darci un grande contributo e arriva a prendere il posto di Filippo Preziosi a cui va il mio personale ringraziamento per il lavoro che ha fatto alla guida di Ducati Corse. Ora ha avuto un nuovo importante incarico all'interno di Ducati e si occuperà dello sviluppo tecnologico delle moto di produzione, avendo modo di esprimere il suo genio indiscusso dal punto di vista ingegneristico".
LE NOVITA' DEL REPARTO CORSE "
Gobmeier non è la sola novità. C'è un ritorno gradito a casa Ducati di Paolo Ciabatti, che sarà il responsabile del progetto MotoGp. Non tutto cambia però, perchè le cose positive rimangono e quindi è ancora con noi Vittoriano Guareschi, che porterà la sua esperienza e competenza come team manager. Ci sono alcune modifiche nella struttura di comunicazione, nella quale abbiamo chiamato Julian Thomas, che riporterà a Francesco Rapisarsa e si occuperà di tutto il tema MotoGp. Anche il suo è un ritorno ed è un piacere vedere che sono molti quelli che trovano la voglia di tornare a Borgo Panigale dopo altre esperienze. Anche in questo caso ringrazio quindi Federica De Zottis per quello che ha fatto negli ultimi anni, augurandogli di trovare nuovi stimoli professionali per il proseguimento della sua carriera".
LA SQUADRA "ALLARGATA" "
Un altro aspetto fondamentale della squadra però sono senza dubbio i piloti. Qui abbiamo conferme e novità: la conferma più importante è senza dubbio quella di Nicky Hayden, mentre l'arrivo più importate è quello di Andrea Dovizioso, al quale do un caloroso benvenuto in Ducati. Ma non è finita qua perchè abbiamo deciso di rafforzare in maniera importante la comunicazione con il Team Pramac, che ora potremmo definire "factory supported team": i piloti che lavorano con loro sono contrattualizzati direttamente da Ducati. La vicinanza con Pramac è più forte che mai e oggi pomeriggio arriveranno qui anche Ben Spies ed Andrea Iannone, che ci aiuteranno a sfidare i nostri concorrenti giapponesi".
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