Che a legare
Marc Marquez ed il circuito di
Austin ci fosse un rapporto speciale lo si era capito, visto che è proprio qui che il campione del mondo in carica ha dato vita al suo ciclo trionfale nella passata stagione, conquistando la sua prima pole position e la sua prima vittoria in
MotoGp, ma oggi il pilota della
Honda ha dato davvero la sensazione di fare un altro sport.
Praticamente per tutta la prima sessione di prove libere del
Gp of the Americas "El Cabronsito" ha avuto un vantaggio di oltre 1" su tutti gli inseguitori, che solo nel finale sono riusciti a ridurre il gap, anche se in minima parte, con la
Forward Yamaha "Open" di Aleix Espargaro che ha chiuso ad 887 millesimi dal suo 2'04"704, che è comunque ad appena poco più di un secondo dal best lap realizzato proprio dallo spagnolo nel 2013.
Nonostante un distacco importante, quella di
Espargaro comunque è una bella conferma, che in un certo senso mette a tacere tutti quelli che pensavano che la prestazione di Losail fosse un fuoco di paglia dovuto soprattutto ai tre giorni di test spesi sulla pista del Qatar a pochi giorni dal Gp.
Oltre ad
Aleix, l'ultimo ad essere rimasto al di sotto del secondo di distacco da
Marquez è stato il suo compagno di squadra
Dani Pedrosa, che proprio sotto la bandiera a scacchi ha portato la sua
RC213V in terza posizione, inserendosi davanti
Valentino Rossi: il
"Dottore" era rimasto in seconda piazza per buona parte del turno, ma è il ritardo di 1"2 della sua
Yamaha a riportare alla mente il difficile weekend di un anno fa.
Il pesarese comunque è andato sensibilmente meglio rispetto a
Jorge Lorenzo, che non sembra capace di uscire dal momento difficile che vive fin dai test invernali: il vice-campione del mondo ha chiuso addirittura con la 12esima prestazione, ad oltre 2" da
Marquez. Per lui quindi sembra prospettarsi un weekend in salita.
E' andata decisamente meglio ad
Andrea Dovizioso, che ha portato la sua
Ducati in quinta posizione, pur pagando 1"2. Discreta anche la prova delle altre due
GP14 di Cal Crutchlow ed Andrea Iannone, che sono rispettivamente in settima e nona posizione, nonostante il britannico abbia accusato anche dei problemi di elettronica.
Tra le Rosse si sono inseriti anche
Bradley Smith e Stefan Bradl, che sono sesto ed ottavo, mentre a completare la top ten troviamo la
Honda di Alvaro Bautista, che nei primi minuti del turno è stato anche vittima di una caduta alla curva 1. Problemi poi nel finale anche per la
Honda RCV1000R di Nicky Hayden, autore del 13esimo crono.
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