I giapponesi si muovono per migliorare la qualità della griglia di partenza della
MotoGp: dopo che la
Honda ha annunciato la vendita di una
RC213V di produzione al prezzo di 1 milione di euro, pochi istanti fa è arrivata la risposta della
Yamaha che ha confermato ufficialmente di aver raggiunto un accordo con la
Dorna per fornire i motori della
M1 ad alcune squadre clienti in
MotoGp, con accordi di leasing su base annuale.
Inoltre la Casa giapponese ha ufficializzato che questo programma parte con un piano triennale, che quindi ne garantirà la durata almeno fino al termine della stagione 2016. Va aggiunto poi che si tratta di un programma complementare a quello che porterà in pista quattro
M1 complete, due ufficiali e due con il
team Tech 3.
L'accordo raggiunto con la
Dorna e con la
Federazione Internazionale dovrebbe favorire l'incremento di moto competitive sulla griglia di partenza della classe regina: le squadre che raggiungeranno un'intesa con la
Yamaha potranno infatti realizzare liberamente la loro moto o affidarsi ad un telaista, esattamente come accade oggi per le
CRT, con la differenza che non monteranno un propulsore derivato dalla serie, ma nato come prototipo racing vero e proprio. Diciamo, dunque, che in un certo senso verrà introdotto in
MotoGp un concetto simile a quello della
Formula 1, dove ad esempio la
Ferrari fornisce i suoi propulsori anche a
Sauber e Toro Rosso.
I dettagli legati ai costi e a tutti gli aspetti tecnici e logistici saranno forniti più avanti dalla
Yamaha, che intanto ha invitato gli eventuali team interessati a contattarla.
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