Marquez: "La Honda aveva bisogno di un pilota che conosce anche le altre moto"
Nella prossima stagione Marc Marquez avrà come compagno di squadra Jorge Lorenzo, formando una delle coppie più forti della MotoGP, che però molti prevedono possa essere anche "esplosiva".
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Quando la settimana scorsa è stata annunciata la firma di Jorge Lorenzo da parte della Honda, dove andrà a prendere il posto di Dani Pedrosa dalla prossima stagione, molti hanno iniziato a prevedere uno scenario di scontri e disaccordi tra i due piloti spagnoli più forti della storia, riuniti sotto lo stesso box da Alberto Puig.
Il fatto che la Honda abbia messo sotto contratto il maiorchino può essere intesa anche come il fatto che la Casa dell'Ala Dorata forse vuole elevare il livello della competizione all'interno del suo box.
"Non la vedo così, è più un segno che vogliono un pilota veloce, che ha vinto sia con la Yamaha che con la Ducati, ma soprattutto ha guidato altre moto: questo può dare un bel contributo alla squadra. Ma questo è il mio punto di vista e non posso sapere come andranno le cose. Ho sempre detto di volere un compagno di squadra forte, ma non ho mai messo un veto su nessuno dei piloti che venivano presi in considerazione" ha spiegato il pilota di Cervera oggi a Barcellona.
Con l'arrivo di Lorenzo, Pedrosa dovrà lasciare la HRC al termine della stagione, anche se non è ancora chiaro cosa farà l'anno prossimo, perché non lo ha chiarito neanche nella conferenza stampa che ha tenuto oggi.
"Prima della conferenza stampa ho chiesto a Dani se avrebbe fatto il Griezman (il calciatore francese che per diversi mesi non ha detto dove giocherà l'anno prossimo)" ha scherzato Marc.
"E' difficile essere nella testa di qualcuno, ma per come l'ho visto, credo che abbia il desiderio e la motivazione per continuare in MotoGP, ma rispetterò qualsiasi sua decisione perché è stato un grande compagno di squadre ed un grande rivale".
In questo momento sembra che la Honda sia una moto molto competitiva, che vola letteralmente con Marc in sella, quindi è logico pensare che Lorenzo farà molta attenzione al lavoro del connazionale.
"E' logico, se andassi su un'altra moto, proverei a copiare chi la riesce a guidare bene. Jorge viene dalla Ducati e dovrà adattarsi alla Honda. Per quello credo che osserverà molto la mia telemetria, ma anche quella degli altri piloti del marchio, come Crutchlow per esempio. Sono consapevole che sarà un compagno difficile, ma lo è anche quello che ho ora, che non va affatto piano".
Quando Marc è arrivato in MotoGP, ha cercato di imparare molto da Pedrosa ed ora è una situazione che potrebbe riproporsi, ma a parti invertite, con Lorenzo.
"La coesistenza in un box della MotoGP ha un regola secondo cui ci sarà sempre una sana rivalità tra i due piloti. Sarà bello alzare il livello: siamo molto diversi, ma io mi fido del mio stile".
Sul tempo di adattamento di cui avrà bisogno Lorenzo sulla Honda, quando gli è stato chiesto se sarà più breve di quello con la Ducati, Marc è stato molto esplicito: "Credo che con la Honda gliene occorrerà meno, ma non mi interessa".
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