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Bautista spera di risolvere i problemi al posteriore

In caso contrario secondo lo spagnolo sarà impossibile provare a fare bene a Phillip Islan

Appena terminato il Gran Premio del Giappone, il Team GO&FUN Honda Gresini si è messo in viaggio per l’emisfero sud, destinazione Phillip Island: sul veloce circuito australiano è infatti in programma questo fine settimana la sedicesima tappa del Mondiale MotoGp, seconda delle tre consecutive fuori dai confini europei.

Alvaro Bautista, decimo la scorsa domenica in Giappone, è ancora alla ricerca di una soluzione ai problemi di grip che già da qualche tempo lo stanno rallentando: lo spagnolo, quinto lo scorso anno nel Gran Premio d’Australia a un soffio dal podio e attualmente undicesimo in classifica generale con 79 punti, punta a un buon risultato su una pista che lo ha visto trionfare nel 2006, nella classe 125cc.

Il suo compagno di squadra, Scott Redding, ha interrotto a Motegi una serie di dodici piazzamenti a punti consecutivi: il rookie inglese, apparso in difficoltà in frenata nella prima parte della corsa, non è infatti andato oltre il sedicesimo posto in Giappone. Scott mantiene comunque la leadership tra i piloti in sella alla Honda RCV1000R in configurazione Open, con 60 punti.

Alvaro Bautista: "A Phillip Island incontreremo una pista molto diversa da quella di Motegi, con tante curve veloci dove occorre una buona stabilità. Purtroppo se continueremo ad accusare i già noti problemi di aderenza al posteriore sarà molto difficile affrontarle perché serve avere molta fiducia, mentre in questo momento non riesco proprio ad avvertire il contatto della gomma posteriore con l’asfalto. Due fattori importanti da verificare saranno il meteo, perché spesso piove in questo periodo, e le gomme: dopo i problemi avuti nel 2013, dovremo valutare bene il comportamento di quelle che avremo a disposizione quest’anno. Certo è che continueremo alla ricerca di una soluzione ai problemi di grip, anche perché altrimenti non possiamo pensare di ottenere molto di più di quanto fatto in Giappone".

Scott Redding: "Phillip Island è una delle mie piste preferite: è veloce e penso che sarà molto divertente affrontarla in sella a una MotoGP. Quando scenderemo in pista per le prime libere dovremo verificare bene il comportamento della moto, perché solitamente c’è molto vento che rende tutto più difficile. A Motegi, nella prima parte della gara con il serbatoio pieno, ho faticato a fermare la moto in frenata: ancora non sappiamo bene il perché, quindi in questo weekend cercheremo di risolvere anche questo problema".

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