Sarà
Dario Franchitti a partire dalla pole position della gara della Indycar a Long Beach, dopo aver trionfato in una lottata Final Six.
Il pilota di Ganassi si presentava in California ultimo nella classifica dopo due appuntamenti dagli esiti disastrosi, ma per ora dà l'impressione di voler dare una svolta alla sua stagione dopo aver fatto segnare un 1'07"2379 che ha battuto il tempo fatto segnare da
Ryan Hunter-Reay di 0"0555, fino a quel momento leader.
Hunter-Reay è comunque riuscito a difendere la seconda piazza, anche se di pochissimo visto che la Penske di
Will Power ha finito a soli 5 centesimi dalla vettura della Andretti Autosport.
A fianco dell'australiano ci sarà
Takuma Sato, per un paio di minuti capace anche di conquistare la vetta della classifica prima degli ultimi combattuti giri cronometrati.
Spazio nella Fast Six anche per
Mike Conway, quinto
nel suo rientro nella categoria con la terza vettura della Rahal Letterman davanti ad
Helio Castroneves.
la compagine di Chip Ganassi è arrivata vicina ad avere due vetture nella fase finale delle qualifiche, con
Scott Dixon che però è andato in testacoda spegnendo la macchina alla curva 1 nella prima fase della sessione. Al momento il neozelandese era quarto assoluto del suo gruppo, ma siccome lui e
Oriol Servia, finito nelle barriere per cercare di evitare la vettura di Dixon, hanno provocato una bandiera rossa, si sono visti togliere i due giri più veloci, finendo in fondo alla griglia.
L'uscita di scena di Dixon avrebbe in teoria dovuto aprire le porte della fase successiva a
Marco Andretti, ma siccome il figlio e nipote d'arte era sotto scrutinio da parte dei Commissari Sportivi per aver interferito nel giro veloce di
JR Hildebrand, anche Andretti è stato penalizzato, facendo passare proprio il pilota che aveva ostacolato.
Indycar - Long Beach - Qualifiche
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